MENINGITEC E LOTTI RITIRATI: LE FAMIGLIE FANNO CAUSA. IL CASO ARRIVA AL SENATO

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VACCINO ANTI MENINGITE CON OSSIDO DI FERRO: LOTTI RITIRATI. FAMIGLIE FANNO CAUSA

TROVATE IMPURITÀ NEL FARMACO MENINGITEC PRODOTTO DA NEURON BIOTECH.

L’Aifa assicura: “Ritiri precauzionali, non ci sono stati danni”. Un gruppo di genitori: “Tra gli effetti immediati febbre alta e nausea. Ma nessuno parla di quelli a lungo a termine. Avviso dato dall’azienda e non dagli organi di controllo”.

IL CASO ARRIVA IN SENATO CON
ATTO N. 4-03059
Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357
MENINGITECH lotto ritirato

AGGIORNAMENTO FONTI  Agosto 2015
Solo in Italia accade ciò?

NO,LA FRANCIA CON BEN 40 FAMIGLIE SI È UNITA A QUESTA LOTTA

Il Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti ( CNOP ) ha emesso un avviso del 30 luglio sulle informazioni trasmesse da BFM TV ed altri media sulla causa  intentata da ben 40 famiglie contro il CSP opera il laboratorio vaccino Meningitec .
Dopo l’iniezione del vaccino, i bambini hanno presentato vari sintomi che vanno da febbre inspiegabile alla sclerosi multipla.
Ritornando in Italia..

Una rassegna dei lotti di Meningitec  fabbricati nell’ October 2012  sono stati contaminati con ossido di ferro (ruggine) e acciaio inossidabile ossidato. Colpevoli sono le  attrezzature di produzione , secondo la prima parola di Pharma .
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  • http://www.inquisitr.com/1506968/meningitec-a-meningococcal-vaccine-worldwide-recall-issued/#B1JBfAhKtKcWlt4f.99

Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico. A disporlo sono stati due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre. Sotto accusa undici lotti del farmaco (che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi) prodotto dalla casa farmaceutica olandeseNuron Biotech, che sono entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013. 
All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato comeossido di ferro e acciaio inossidabile”. Così riporta il sito online dell’Aifa in data 13 ottobre dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stessa ditta produttrice. Segue un’altra comunicazione tre giorni più tardi che assicura l’inesistenza di potenziali effetti che sarebbero potuti derivare dall’impiego di queste siringhe.
L’ultima parola spetta però alla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa che il 27 del mese scorso dichiara che “non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino”.
 Il ritiro, come sempre accade in casi sospetti, è stato cautelativo. Le anomalie, precisa l’Aifa, non riguardano tutte le confezioni dei lotti individuati. Ma il timore che qualcosa non sia andato per il verso giusto rimane. Tanto che una sessantina di famiglie, (il vaccino viene proposto, generalmente, a un anno di vita del bambino, insieme a quello per morbillo-parotite-rosolia) appresa la notizia, ha deciso di fare causa.
I legali Mastalia, Vaccari e Ciriello, nel tutelare i diritti di molte famiglie di bambini vaccinati con i lotti incriminati invitano l’Aifa, il Ministero della Salute e l’European Medicenes Agency, a rispondere seriamente sui fatti gravi avvenuti a danno dei piccoli bambini che hanno ricevuto la dose vaccinale del Meningitech, anche dopo il suo ritiro ufficiale
Spiega l’Avv.Roberto Mastalia : “Abbiamo già provveduto a richiedere delucidazioni a Ministero, AIFA ed EMA in ordine ai lotti ritirati ed ai motivi che hanno suggerito tali ritiri chiedendo inoltre di sottoporre a controllo sia i lotti che i bambini vaccinati con essi.
Meningitec ritirato. Vogliamo la verità”

Qui il link per riascoltare l’intervista
Nello specifico gli avvocati contestano che sono stati vaccinati con lotti specifici ritirati dalla Nuron Biotech durante il corso dell’anno 2014, anche dopo il ritiro cautelativo e inoltre c’è un genitore che ritiene che sia stato somministrato al proprio figlio un lotto vaccinale recante una strana colorazione arancione peraltro non inserito tra quelli sottoposti a ritiro e per tale motivo ritengono necessario un ulteriore e serio approfondimento. L’avviso bonario legale ai rappresentati istituzionali e garanti della salute pubblica solleva punto per punto importanti quesiti e richieste, oltre ad informazioni scientifiche che contrastano pesantemente con comunicati pubblicati dall’AIFA tesi esplicitamente a rassicurare il pubblico:
1) Il servizio di farmacovigilanza passivo del nostro paese, basato sulle segnalazioni provenienti al 99% da professionisti del settore, è pressoché inesistente stante la cattiva abitudine dei predetti professionisti a sottovalutare la portata di qualsiasi voglia reazione astrattamente avversa e a tranquillizzare, forse anche con il fine di evitare grane personali, gli interessati in senso lato; tant’è vero che vengono segnalati esclusivamente i casi di gravissime reazioni avverse immediate quali per esempio i casi di shock anafilattico. Negli USA, dove esiste un servizio di farmacovigilanza molto più efficiente di quello italiano, affidato non solo alla FDA ma anche alla CDC e a VAERES, le stesse amministrazioni federali ammettono di non essere in grado neppure di raccogliere il 10% delle reazioni avverse….
2) Decine di studi scientifici internazionali attestano la potenziale neurotossicità e dannosità di tutta una serie di metalli, soprattutto quando questi, come nel caso di specie, hanno la possibilità di entrare nell’organismo per via intramuscolare, ovvero bypassando tutte le difese dello stesso per giungere direttamente del sistema nervoso, attraverso l’apparato gastrointestinale, al sistema nervoso.
3) I molteplici danni neurologici-immunitari e autoimmuni che possono essere causati o anche semplicemente slatentizzati da certe sostanze, così come rilevabile dalle centinaia di studi scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste medico-scientifiche oltre che dalle stesse tabelle del VAERES statunitense, nella stragrande maggioranza dei casi fanno parte dei cd “danni lungo latenti” ovvero di danni che possono rimanere “latenti” per giorni, mesi ed addirittura anni prima di mostrare i loro effetti per cui comunicati stampa come quelli pubblicati nei giorni scorsi non solo sono contrari alla scienza e al buonsenso ma non possono sortire alcun effetto tranquillizzante in genitori o soggetti che abbiano avuto la possibilità di approfondire l’argomento.
4) I controlli post produzione sui farmaci e, come in questo caso i vaccini, vengono troppo spesso demandati alle stesse case farmaceutiche produttrici, notoriamente giuridicamente quanto contrattualmente “irresponsabili” per danni a terzi con ovvie e gravi ripercussioni in ordine di sicurezza dei prodotti; sicurezza che, contrariamente a quanto accade di solito, dovrebbe essere costantemente garantita da organismi pubblici imparziali e privi di conflitti di interessi.
La missiva dei tre legali apre scenari inquietanti, soprattutto il dato oggettivo che documenta come le autorità garanti alla salute pubblica abbiano molto velocemente cestinato il suddetto caso senza sentire l’obbligo e il dovere di monitorare il grave fatto accaduto. Nel merito i legali fanno presente che non ci si può esimere dal rilevare:”come appaiono francamente inverosimili sia la presunta tipologia di contaminazione ‘ossido di ferro e acciaio’ sia il fatto che, a distanza di giorni, non sono stati ancora in grado di verificare la reale natura, la modalità di contaminazione, la quantità dei materiali esterni ritrovati”.
Proprio sui vaccini, mentre le istituzioni continuano a rassicurare con conferenze a go go che sono super sicuri, anacronistici sono invero i ritiri dal commercio di svariati lotti di diverse tipologie di vaccini causati, secondo le comunicazioni “ufficiali” da contaminazioni delle più svariate sostanze, dai virus a sostanze non meglio precisate, fino ad arrivare al vetro.
Contaminazione che come spiega la missiva:”per i sistemi di realizzazione dei prodotti e di filtraggio dei composti appaiono oggettivamente inverosimili, risibili e financo grottesche e, che spesso, così come riportato sia a suo tempo dal Ministro della salute, da altri responsabili e dai media, le segnalazioni sarebbero pervenute alle Autorità competenti addirittura con mesi di ritardo rispetto alla piena conoscenza dell’accaduto da parte della casa farmaceutica interessata senza che siano stati assunti seri problemi nei loro confronti, quanto accaduto si scontra con le continue rassicurazioni in ordine alla sicurezza dei prodotti.”
Ma non solo, gli avvocati Mastalia, Ciriello e Vaccari sollevano un problema di malasanità pubblica, soprattutto quando si parla di “ritiri preventivi o cautelativi” in ordine a prodotti che sono stati distribuiti da mesi, talvolta forse da anni, e le risposte ufficiali fornite appaiono come frasi di “comodo” e piuttosto contraddittorie.

meningitec articolo

AL MINISTRO DELLA SALUTE.

PREMESSO CHE:

da notizie di stampa si apprende che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi; nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini “Meningitec”, un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli;  l’avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all’AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti; dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell’AIFA “Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec” datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati; in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;
AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all’esame della commissione tecnico-scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;
aifa1
Alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l’istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;
si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l’intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;
i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su “Facebook” “Meningitec ritirato.Vogliamo la verità”, sul quale si leggono le istanze dei cittadini;
l’interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l’azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco,
si chiede di sapere:
  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra;
  • se le informazioni riportate corrispondano al vero;
  • quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti;
  • quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti;
  • se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.
Premesso che:
da notizie di stampa si apprende che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi;
nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini “Meningitec”, un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli;
l’avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all’AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti;
dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell’AIFA “Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec” datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati;
in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;
AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all’esame della commissione tecnico-scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;
alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l’istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;
si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l’intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;
i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su “Facebook” “Meningitec ritirato.Vogliamo la verità”, sul quale si leggono le istanze dei cittadini;
l’interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l’azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco,
si chiede di sapere:
  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra;
  • se le informazioni riportate corrispondano al vero;
  • quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti;
  • quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti;
  • se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.

LEGISLATURA 17 ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO N° 4-03059

ATTO N. 4-03059

Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357
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