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Finalmente scoprono che il digiuno è un’arma contro il CANCRO!

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“UNA SCOPERTA (?!) FONDAMENTALE” CHE E’ UNA BRUTTA NOTIZIA PER LA BIG PHARMA

Il digiuno controllato: un’arma contro il CANCRO.
Chi, come me, traffica da decine d’anni in argomenti indegni di un serio approccio scientifico, ricorda perfettamente le polemiche, gli attacchi, le critiche rivolte a chi sosteneva che il digiuno sia un’efficiente arma contro il cancro. E chi ha vissuto come me certe esperienze ricorda anche strane e inesplicabili  guarigioni che apparentemente erano state stimolate da un periodo di digiuno.
Niente da fare: la Santa Alleanza Farmaceutica (leggi: Big Pharma) rubricava regolarmente simili tesi tra le solite “affermazioni paranormali”, in mezzo ai maghetti con la sfera di vetro, quelli che pretendono di pulire lo smog con un mucchietto di cristalli e qualche tubo di metallo nonché i tanti che proliferano nel campo delle terapie “paranormali”. E si sa, tanto basta per fare d’ogni erba un fascio, e in mezzo ci finisce non solo la (povera) Scienza dell’Energia Sottile ma anche ricerche come quella sulla Memoria dell’Acqua, sostenuta dal povero Benveniste, e di questi tempi comprovata anche dal Premio Nobel Montagnier e teoricamente dimostrata da due fisici italiani degni di almeno un Premio Nobel come il defunto e compianto Giuliano Preparata e Emilio del Giudice.
Inutile dire che, per quanto riguarda i nostri due scienziati, a loro è riservato il silenzio accademico, un silenzio sempre più imbarazzato e colpevole. Ma che volete, anche per gli accademici italiani e non vale il detto italico: “Tengo famiglia”. Già, perché se apri un varco a ricerche di questo tipo crolla tutto il resto come un cartello di carte … E tante ben retribuite professioni scientifiche accademiche ma anche quelle di noti “divulgatori” scientifici televisivi nostrani finirebbero nella spazzatura, con il disonore per aver ostacolato il progresso per anni, difendendo in realtà il proprio gonfio portafogli.
Giuliano Preparata (seduto) e Emilio del Giudice (in piedi).
Ma torniamo al cancro e al digiuno. Si sa che Ippocrate consigliava un digiuno di tanto in tanto. Ma la medicina occidentale, al contrario, sostiene (o sosteneva) che il digiuno indebolisce il corpo e dunque va evitato. Ma qualcosa sta cambiando, soprattutto sembrerebbe limitatamente alla terra di Francia: le Monde ne parla, se ne discute in siti dedicati all’Omeopatia (Omeopatia? Ommioddio! Vade retro Satana!) e se ne discute anche in riviste scientifiche come SCIENCE ET VIE (n. 1137, pagina 88 e segg.): Le jeûne est una Arme contre le Cancer(si noti l’assenza del punto interrogativo nel titolo dell’articolo).
Perché questo improvviso mutamento di paradigma? Francesi e europei stanno riprendendo in mano la Sacra Scienza Medica di Ippocrate? Macché! Al contrario: la scoperta scientifica (scoperta scientifica?!) viene dalla solita IUESSEI. Noi apparentemente non siamo più capaci neppure di sostenere il nostro antico sapere … Siamo solo una colonia culturale e scientifica? Chi scrive questo Blog lo sostiene da tempo, come ben sanno i suoi Lettori …
Ma comunque, ecco i dati:
Brevi periodi di digiuno sono in alcuni casi efficaci come la chemioterapia per combattere alcuni tipi di cancro nei topi, secondo uno studio pubblicato mercoledì, 8 febbraio negli Stati Uniti. Secondo lo studio, la combinazione dei due metodi ha esteso la loro vita. (Non saltate sulla sedia: il cancro è un affare, anzi, un affarone e allora aspettatevi arrivare tutti ise e i ma del mondo. La grana è grana e non ci si rinuncia certo solo perché si riscopre che il digiuno in certi casi è terapeutico! Quanto profitto genera il digiuno?).
E’ dimostrato che il digiuno  può trattare efficacemente la maggior parte dei casi di cancro negli animali da laboratorio, compresi i tumori da cellule umane, dicono gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine datata 8 febbraio. Secondo loro, su otto tipi di cancro osservati nei topi di laboratorio, cinque hanno risposto altrettanto bene alla chemioterapia come al digiuno.

TASSI DI GUARIGIONE COMPRESI TRA IL 20% E IL 40%.

Topo da laboratorio
Ridurre la quantità di cibo rallenta la crescita e la diffusione del cancro, affermano i medici che hanno condotto la ricerca. E ogni volta, secondo Valter Longo, professore di gerontologia e biologia presso la University of Southern California, autore principale dello studio, “la combinazione di cicli brevi di digiuno con la chemioterapia è più efficace, è nettamente più efficace rispetto alla sola chemioterapia”. Così, i periodi di digiuno  in combinazione con la chemioterapia hanno guarito il 20% di alcuni tumori molto aggressivi nei topi di laboratorio. Il tasso di guarigione aumenta fino al 40% per i topi con questi stessi tumori, ma meno estesi,mentre non è sopravvissuto un solo topo trattato solo con chemioterapia.
Il gruppo di ricerca si affanna a sostenere che solo uno studio clinico della durata di diversi anni indicherebbe se questo trattamento potrebbe avere effetti simili negli esseri umani (era il minimo che ci si poteva aspettare!). Nel frattempo Valter Longo e i suoi hanno presentato i risultati di uno studio clinico effettuato su pazienti affetti da carcinoma della mammella, del tratto urinario e il cancro ovarico, studio guidato da due specialisti del cancro provenienti da USC Norris Comprehensive Cancer Center, e sono stati presentati per una presentazione alla prossima conferenza annuale della American Cancer Society (ASCO).

MINORI EFFETTI COLLATERALI

Ma questa prima fase della ricerca clinica è stata progettata solo per testare il livello di sicurezza di questa terapia e in particolare per determinare se i pazienti possono tollerare il digiuno per due giorni prima della chemioterapia e dopo ancora per un altro giorno. “Non sappiamo se il digiuno è efficace negli esseri umani” contro il cancro, ha detto il dottor Longo, che ha detto che tale privazione di cibo potrebbe essere rischiosa in alcuni individui. Il digiuno può causare un calo della pressione sanguigna e mal di testa.
Cellula cancerosa
Secondo uno studio basato su dati forniti dai pazienti e pubblicato sulla rivista Aging nel 2010, dieci pazienti affetti da tumore che hanno cercato di seguire i cicli di digiuno hanno dichiarato di provare meno effetti collaterali di quelli causati da chemioterapia. Nei topi, lo studio pubblicato mercoledì ha mostrato che i cicli di digiuno anche senza chemioterapia potrebbero rallentare lo sviluppo del cancro al seno, melanoma e tumori cerebrali. In alcuni casi, il digiuno è efficace come chemioterapia.

ABSTRACT

Short-term starvation (or fasting) protects normal cells, mice, and potentially humans from the harmful side effects of a variety of chemotherapy drugs. Here we show that treatment with starvation conditions sensitized yeast cells (S. cerevisiae) expressing the oncogene-like RAS2val19 to oxidative stress and 15 of 17 mammalian cancer cell lines to chemotherapeutic agents. Cycles of starvation (fasting) were as effective as chemotherapeutic agents in delaying progression of specific tumors and increased the effectiveness of these drugs against melanoma, glioma, and breast cancer cells. In mouse models of neuroblastoma, fasting cycles plus chemotherapy drugs—but not either treatment alone—resulted in long-term cancer-free survival. In 4T1 breast cancer cells, short-term starvation resulted in increased phosphorylation of the stress-sensitizing AKT and S6 kinases, increased oxidative stress, caspase-3 cleavage, DNA damage and apoptosis. These studies suggest that multiple cycles of fasting promote differential stress sensitization in a wide range of tumors and could potentially replace or augment the efficacy of certain toxic chemotherapy drugs in the treatment of various cancers.
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