Il 30% dei tecnici lavora con contratti a tempo determinato e altre forme di lavoro non standard; altrettanti con contratti formativi.
Il lavoro stabile riguarda 28 tecnici su cento, in particolare 24 impegnati in contratti a tempo indeterminato, la restante quota in attività autonome.
– Il 7% non ha un contratto regolare.
– Il 33% dei professionali lavora con contratti formativi,
– Il 27% ha contratti a tempo determinato e altre forme di lavoro non standard.
– Un 22% conta poi su contratti stabili, in particolare a tempo indeterminato (19%).
– L’8% non ha un contratto regolare.
Non è compito dei giornalisti fornire soluzioni che aiutino i giovani a non traslocare in un'altro paese,ma possono fare delle valide osservazioni tramite “Alma Diploma” aiutandoli ancora una volta a capire quali potrebbero essere le strade da percorrere: secondo la ricerca, infatti, “svolgere esperienze lavorative e internazionali durante gli studi accresce le chance occupazionali dei diplomati” così le esperienze di stage “svolte dopo il conseguimento del titolo giocano un ruolo determinante: accrescono infatti addirittura del 90% la probabilità di lavorare già ad un anno dal conseguimento del titolo”.