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LA NASCITA DELL’INDUSTRIA ZIKA

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Marco Caceres, 14 maggio 2016
Non ci vuole molto a creare una nuova industria. Essenzialmente, quello che serve è creare terrore. Create un pericolo, un nemico, e poi offrite una soluzione per eliminare il pericolo e neutralizzare il nemico e … voilà, avrete l’inizio di una nuova industria. Se il pericolo o il nemico siano veri o no, poco importa. Ciò che conta è avere la base per creare una nuova industria, ed eventualmente un mercato.
Alcune industrie vengono create quando uno inventa un prodotto di cui la gente pensa di aver bisogno. Pensate all’iPhone o agli smartphones in generale. Altre industrie vengono create quando uno inventa un bisogno per soddisfare il quale alla gente serve un prodotto pronto all’uso. Pensate alla sfida del presidente Kennedy di mandare l’uomo sulla Luna entro la fine degli anni ’60.
Adesso pensate a Zika. Prima di quest’anno pochissima gente aveva sentito parlare del virus Zika. Oggi praticamente tutti nel mondo conoscono Zika e credono che la causa primaria della microcefalia nei neonati brasiliani sia che le loro madri erano state punte da zanzare portatrici del virus durante la gravidanza.
Perché tutti credono a questo? Perché le autorità sanitarie ufficiali dicono questo1. Dimenticatevi che non hanno mai fornito prove scientifiche consistenti di una relazione causale. Questo è il punto: sono le autorità sanitarie ufficiali.
Ci viene chiesto di sorvolare sul fatto che la teoria che Zika causi la microcefalia fa acqua da tutte le parti 2e sul fatto che esistano almeno tre reports e studi di organizzazioni latino americane che hanno sollevato seri dubbi sul collegamento tra Zika e microcefalia. Queste (e molte altre, ndt) fonti indipendenti hanno dimostrato sia l’esistenza di altre cause che l’assenza di una relazione causale tra Zika e problemi neurologici 3 4 5.
Ma dal momento che le autorità sanitarie ufficiali lo hanno definito così, il virus Zika è diventato uno dei più grandi pericoli per l’umanità degli ultimi tempi. L’anno scorso era un virus sconosciuto relativamente innocuo, noto per passare inosservato nella maggior parte delle persone che lo contraevano e per provocare sintomi molto modesti in quelli che sviluppavano l’infezione, avevano anche detto le autorità sanitarie.
“La maggior parte degli individui infettati dal virus Zika nemmeno se ne accorge perché non sviluppano alcun sintomo. I sintomi più comuni sono febbre, eruzione cutanea, stanchezza muscolare, dolori articolari o congiuntivite (occhi rossi). Altri sintomi comuni sono dolore muscolare e mal di testa”
“L’infezione è spesso benigna con sintomi che durano da qualche giorno a una settimana. Le ospedalizzazioni sono molto rare e la morte da Zika ancora di più. Per questa ragione la maggior parte degli individui infetti non se ne accorge nemmeno6.”
In pochi mesi tuttavia Zika è stato trasformato in una celebre causa – un motivo di paura e angoscia nella gente. Perciò naturalmente oggi Zika è un’industria e presto sarà un mercato. Il prodotto chiave di questa nascente industria saranno vaccini.
Anzitutto ci sono gli attori in campo, le aziende che svilupperanno, produrranno, commercializzeranno e venderanno questi vaccini. Poi vengono i finanziatori, che oltre alle stesse industrie farmaceutiche, sono i governi, investitori privati ed organizzazioni internazionali che anticiperanno il denaro necessario per il lavoro di sviluppo nella speranza tanto di guadagnare profitti spettacolari quanto di fornire una soluzione miracolosa per la minaccia sanitaria percepita.
E non c’è carenza di attori. Perché? Perché Zika è una nuova industria e le nuove industrie rappresentano nuove opportunità commerciali. Denaro. Il governo americano ha offerto di sostenere l’avvio dell’industria Zika con 1,9 miliardi di dollari per la ricerca 7.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha istituito un fondo fiduciario multi-partner (MPTF, Multi-Partner Trust Fund) anti Zika delle Nazioni Unite per “finanziare priorità critiche non ancora finanziate in risposta all’epidemia Zika”8. Il 17 febbraio 2016 l’OMS ha annunciato che verranno reperiti 56 milioni di dollari tra i Paesi membri per combattere Zika. Questi fondi comprendono anche finanziamenti per il rapido sviluppo di vaccini.9
Anche ricchi filantropici come il co-fondatore di Microsoft Paul Allen stanno facendo la loro parte per spronare l’avvio di questa nuova industria. Il 19 febbraio 2016 il signor Allen ha annunciato due nuove borse di studio del valore di oltre 2 milioni di dollari con lo scopo di combattere Zika. Del totale, 1,5 milioni di dollari andranno alla Croce Rossa americana a supporto dello sforzo di “controllare la diffusione delle zanzare che diffondono il virus ed educare il pubblico brasiliano e di altre nazioni latino americane”. I 550.000 dollari rimanenti andranno alla Chembio Diagnostics System, Inc. di Medford, NY, per “sviluppare una suite di tests rapidi per la diagnosi differenziata di infezioni da Zika o da altri virus con sintomi simili.”10
E’ noto che quando c’è abbondanza di denaro in palio i politici si fanno avanti per cercare di incanalare parte degli introiti nei propri collegi elettorali. Per esempio il senatore americano Charles Schumer dello stato di New York ha spinto molto perché il senato approvasse la richiesta di 1,9 miliardi di dollari per la ricerca su Zika. Il senatore Schumer spera che una parte di questi fondi venga destinata alla SUNY Upstate Medical University di Syracuse, NY.
A proposito del finanziamento, il senatore ha affermato:
Abbiamo bisogno di averlo al più presto così che istituzioni come la SUNY Upstate possano usare la propria competenza per contribuire ad arginare la diffusione di Zika .. Se avete a cuore questa nazione, se avete a cuore la sicurezza delle donne incinte, se volete fermare questa orrenda malattia, promulgate questa legge di emergenza che permetterà alle istituzioni come la SUNY Upstate Medical University di aiutarci a capire, curare e prevenire Zika.11
La corsa a sviluppare vaccini contro Zika è iniziata. Quasi quotidianamente i media parlano di una nuova azienda o istituzione che si aggrega alla corsa. Fino ad ora ci sono almeno 18 concorrenti in tutto il mondo.12 Ad esempio, c’è il rinomato Istituto Butantan di San Paolo del Brasile ed il NIH di Bethesda, MD. C’è il Bharat Biotech International Pvt. Ltd. di Hyderabad, India; Sanofi SA di Parigi; Inovio Pharmaceuticals, Inc. di Plymouth Meeting, PA; NewLink Genetics Corp. di Ames, IA e lo Scripps Research Institute di La Jolla, CA.13
C’è Johnson & Johnson, Inc. di New Brunswick, NJ; Merck & Co. di Kenilworth, NJ; Pfizer, Inc. di New York City, NY; e Takeda Pharmaceutical Company Ltd. di Osaka, Giappone.14 C’è Protein Sciences Corp.15 di Meriden, CT e GeneOne Life Science, Inc. di Seoul, Corea del Sud e possibilmente GlaxoSmithKline plc di Londra.16 E solo dal mese scorso, Immunovaccine Inc. di Halifax, Nova Scotia, Canada e la società di ingegneria della difesa Leidos, Inc. di Reston, VA hanno annunciato un accordo di collaborazione per la ricerca su Zika.17 Ce ne sono altri e probabilmente ce ne saranno ancora di più l’anno prossimo.
Sembra che tutti vogliano gettarsi nella mischia. E’ eccitante essere pionieri di una industria nuova di pacca, con un grande potenziale di crescita, particolarmente quando c’è un forte supporto governativo e quando le prospettive di uso obbligatorio del vaccino sono così favorevoli … per l’industria. Si parla già di una presenza così forte di Zika tra di noi da diventare una di quelle minacce per cui si vaccina di routine.
Quando Zika arriverà negli USA rimarrà qui. Gli esperti adesso prevedono che questa malattia trasmessa dalle zanzare diventerà una costante minaccia di fondo contro la quale gli americani dovranno essere costantemente vaccinati, come adesso facciamo per la rosolia, un virus che come Zika causa difetti alla nascita.” 18
E’ importante capire che quando nasce una nuova industria redditizia, raramente si torna indietro. Si resta dentro finché non smette di rendere.
1http://www.bmj.com/content/353/bmj.i2139
2http://www.thevaccinereaction.org/2016/02/the-zika-microcephaly-theorys-got-big-problems/
3http://www.thevaccinereaction.org/2016/02/report-raises-questions-about-microcephaly-epidemic-in-brazil-and-link-to-zika/
4http://www.thevaccinereaction.org/2016/02/pyriproxyfen-suspected-of-causing-microcephaly-in-brazil/
5http://www.thevaccinereaction.org/2016/04/brazilian-study-unable-to-determine-causal-link-between-zika-and-brain-disorders/
6http://www.cdc.gov/zika/symptoms/
7https://www.whitehouse.gov/sites/default/files/omb/assets/budget_amendments/emergency_supplemental_2-22-16_zika.pdf
8http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=53873#.Vy5OsIS4nIV
9http://www.reuters.com/article/us-health-zika-who-idUSKCN0VQ141
10http://www.seattletimes.com/seattle-news/science/paul-allen-donates-2-million-to-combat-spread-of-zika-virus/
11http://www.syracuse.com/politics/index.ssf/2016/05/schumer_suny_upstate_medical_university_deserves_aid_to_battle_zika_virus.html
12http://www.nature.com/news/the-race-is-on-to-develop-zika-vaccine-1.19634
13http://www.wsj.com/articles/drugmakers-scramble-to-find-zika-vaccine-1457309634
14http://www.ibtimes.com/there-vaccine-zika-virus-pfizer-johnson-johnson-merck-are-exploring-developing-one-2291917
15http://www.cnn.com/2016/02/09/health/zika-vaccine-years-away/
16http://www.wsj.com/articles/sanofi-to-launch-zika-vaccine-research-1454421279
17http://www.streetinsider.com/Corporate+News/Leidos+(LDOS),+Immunovaccine+Enter+Zika+Virus+Vaccine+Development+Collaboration/11483269.html
18http://phenomena.nationalgeographic.com/2016/05/04/zika-is-likely-to-become-a-permanent-peril-in-u-s/  Fonte:  http://comilva.org/la-nascita-dellindustria-zika/
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HPV: vergognoso marketing delle vaccinazioni pediatriche

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Pubblicato su disinformazione.it
La banca dati del VAERS [Vaccine Adverse Events Reporting System degli Stati Uniti] mostra chiaramente che i vaccini con gli effetti avversi più segnalati sono Gardasil e Cervarix, i vaccini contro il papilloma virus [HPV]. Sarebbe ovviamente una follia abbassare l’età in cui sono consigliati, ma sembra corrispondere a ciò che sta per essere pianificato.
Questi vaccini non hanno affatto dimostrato di essere efficaci nella prevenzione del tumore al collo dell’utero e possono causare grave malattia. In realtà, il documento rilasciato dalla FDA per giustificare la promozione del Gardasil dichiara [tabella 17 pagina 13] che le donne con infezione da HPV al momento della vaccinazione hanno il 44,6% in più di probabilità di sviluppare displasie cervicali [formazione di cellule anomale, in questo caso sulla cervice, causata dal virus HPV]. Questo non è un problema minore, ma nella fretta di vaccinare è abitualmente ignorato che lo stesso documento certifica l’efficacia del vaccino a una media del 20,5%.
Pertanto non siamo sorpresi di scoprire che è in piena attuazione la ricerca di puerili scuse per abbassare l’età della vaccinazione.
Uno di questi lavori puerili, tra l’altro sempre promosso dalla GAVI Alliance di Bill Gates, trattasi di una revisione pubblicata sulla rivista Vaccine e prodotta ad hoc per giustificare e spingere intensamente la vaccinazione anti HPV in bambini molto piccoli.
Gli autori scrivono:
Su scala globale, la vaccinazione dei neonati e dei bambini è ben consolidata e ha sviluppato una infrastruttura di lavoro di successo. I programmi di vaccinazione contro l’epatite B [HBV] offrono un modello strutturale per l’introduzione del vaccino anti HPV in cui l’immunizzazione del neonato e del bambino evidenzia una rapida riduzione della prevalenza dei vettori HBV in coorti di bambini immunizzati, e di cirrosi epatica e cancro al fegato nelle decadi successive.
In sostanza, il vaccino contro l’epatite B somministrato lo stesso giorno della nascita è un modello per ridurre l’età della vaccinazione anti HPV, e anziché vaccinare le ragazze poco prima della pubertà, stanno suggerendo di vaccinare da subito i neonati.
In nessuna parte del documento è fatta considerazione ai potenziali effetti avversi!
Gardasil è stato recentemente associato alla sclerosi laterale amiotrofica [SLA]. Il Ministero della Salute giapponese ha ritirato la sua raccomandazione per i vaccini anti HPV a causa di gravi effetti avversi.
Il numero di effetti avversi causati dal Cervarix e riportati nel Regno Unito sono mostrati in questo grafico da uno studio pubblicato in Current Pharmaceutical Design. In Italia invece si preferisce il gossip.
Didascalia immagine: Tasso di reazioni avverse [ADR] da Cervarix paragonato a quello di altri vaccini nel programma di immunizzazione del Regno Unito. I dati provengono dalla relazione prevista dalla UK Medicines and Healthcare products Regulatory Agency [MHRA] per il Joint Committee on Vaccination and Immunisation di giugno 2010
La logica alla base dell’attuale programma di vaccinazione anti HPV parte da due premesse di base:
1. i vaccini anti HPV prevengono i tumori del collo dell’utero e salvano vite umane,
2. i vaccini anti HPV non hanno alcun rischio di gravi effetti collaterali.
Pertanto, gli sforzi effettuati sono fatti per ottenere il maggior numero di ragazze vaccinate in età pre-adolescenziale, al fine di ridurre l’incidenza dei tumori del collo dell’utero. MA un’attenta analisi del vaccino anti HPV pre- e post- dati di rilascio delle autorizzazioni dimostra che entrambe le premesse sono in contrasto con gli elementi di fatto e sono in gran parte derivati da una significativa errata interpretazione dei dati disponibili.
Eppure, gli autori dello studio vogliono spingere l’età per la somministrazione del vaccino anti HPV dai bambini verso il basso fino all’infanzia. Tra l’altro, pensano anche che non ci sarebbe nessun problema nel somministrare dosi di richiamo alle ragazze che sono ormai completamente vaccinate, come se il vaccino non producesse nulla di male!
Non vi è alcuna considerazione degli effetti avversi. Non vi è alcuna considerazione generata dal maggiore onere per il sistema immunitario dei bambini, come se la batteria di vaccini che inoculano attualmente non è già sufficiente a creare danni.
Conflitti d’Interesse
Questo folle studio è stato finanziato da importanti enti governativi, tra cui la Commissione Europea, l’Instituto de Salud Carlos III del governo spagnolo, e la Agencia de Gestió d’Ajuts Universitaris i de Recerca-Generalitat de Catalunya del governo catalano. Gli autori sono:
– F. Xavier Bosch: Cancer Epidemiology Research Program [CERP], Institut Català d’Oncologia, L’Hospitalet de Llobregat [Barcelona], Spagna
– Vivien Tsu: Direttore del Progetto PATH, Seattle, partner della Fondazione Bill & Melinda Gates
– Alex Vorsters and Pierre Van Damme: Centre fo the Evaluation of Vaccination, Vaccine & Infectious Disease Institute, Università di Anversa, Belgio
– Mark A. Kane: Consultant on Immunization Policy, Mercer Island, USA
I datori di lavoro degli autori sono, guarda caso, profondamente legati alla produzione di vaccini. Tuttavia, i loro legami personali con il complesso vaccino-industriale è davvero stupefacente:
– F. Xavier Bosch: ha condotto sperimentazioni del vaccino anti HPV e studi epidemiologici per GlaxoSmithKline, Merck e Sanofi Pasteur MSD. Egli esegue screening e test HPV promossi da Qiagen, e incassa le sovvenzioni di viaggio e onorari per conto di GlaxoSmithKline, Merck, Sanofi Pasteur MSD, Roche e Qiagen.
– Vivien Tsu: non ha dichiarato alcun conflitto di interessi. Tuttavia, è stata responsabile di una sperimentazione del vaccino anti HPV finanziato dalla Gates Foundation in India ed è stata fortemente criticata dal Governo Indiano per violazioni etiche. I soggetti sono stati selezionati da popolazioni tribali ignoranti e vulnerabili, il consenso è stato ottenuto con l’inganno, e gli eventi avversi non sono stati registrati correttamente.
– Alex Vorsters: ricercatore principale per la sperimentazione di vaccini dell’Università di Anversa, e riceve sovvenzioni da produttori di vaccini. Prende anche sovvenzioni per i relatori dei convegni di presentazione dei vaccini ed è segretario del Viral Hepatitis Prevention Board.
– Pierre Van Damme: membro della segreteria esecutiva del Viral Hepatitis Prevention Board, che è sostenuto dai finanziamenti di GlaxoSmithKline Biologicals, Sanofi Pasteur MSD, e Merck.
– Mark A. Kane: è membro dell’Advisory Board di Merck per il vaccino anti HPV e riceve rimborsi spese di consulenze, onorari, e viaggi di sostegno da Merck.
Non è per nulla conveniente fidarsi di uno studio sovvenzionato totalmente dalle Big Pharma che possono trarre beneficio spostando l’età per la vaccinazione anti HPV all’infanzia. La totale mancanza di considerazione per il danno prodotto dai vaccini anti HPV è scioccante, anche in un gruppo profondamente affascinato e sponsorizzato dalle multinazionali. Avrebbero potuto almeno inscenare un teatrino della preoccupazione, ma non vi è alcun accenno ad essa.
Il marketing delle vaccinazioni pediatriche
Lo studio rivela candidamente che il vaccino anti HPV non era originariamente destinato ad essere utilizzato esclusivamente per il cancro cervicale nelle donne, ma è stato sempre destinato ad una varietà di tumori. Pertanto, a quanto pare, le ragazze venivano usate come cavie, tanto per comprendere meglio come piazzare il vaccino sul mercato e valutare gli effetti negativi o, più probabilmente, come questa recensione sembra implicare, per vedere fino a che punto potevano spingere un vaccino con effetti negativi così orribili.
Certo, tutte le ragazze che hanno ricevuto i vaccini anti HPV sono state trattate in modo più che disinvolto, poiché Gardasil e Cervarix sono stati testati sui testicoli del ratto, non sulle ovaie! Ed ora che è ovvio che il vaccino contro l’HPV è estremamente pericoloso, si eleva lo sforzo per nascondere i rischi.
La preoccupazione degli autori, anziché concentrarsi sugli orribili effetti avversi, non ha nulla a che fare con le vite perdute e devastate. La loro unica preoccupazione è per il lavoro di marketing effettuato con i vaccini anti HPV. Pensano che il processo di promozione alle persone potrebbe aumentare molto più agevolmente se, invece di riferirsi a loro come “cancro prevenzione”, i vaccini prevengono “malattie HPV correlate”.
Pertanto, gentili lettori, aspettatevi di vedere un sottile cambiamento nel modo in cui i funzionari della salute e i loro galoppini mediatici riferiranno in merito ai vaccini anti HPV. Invece di leggere e ascoltare del cancro, in particolare del cancro del collo dell’utero, è probabile che inizierete a leggere e ascoltare riferimenti alle “malattie HPV correlate”: fate particolare attenzione al plurale!
Il progetto è quello di vendere la vaccinazione ai neonati come preventivo multi-cancro. I genitori che si rifiuteranno di somministrare il vaccino anti HPV, per le ragazze o ragazzi, saranno accusati di condannare i loro figli a una vasta gamma di tumori.
Questa è un’altra esecrabile tecnica di marketing!
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