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sabato 5 ottobre 2019

ORRORE MEDICO: il sequenziamento genetico del vaccino comune trova l'intero genoma umano maschile da un bambino umano abortito ... "un genoma individuale completo" con geni modificati e anormali ... 560 geni collegati al cancro

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Il sequenziamento genetico del vaccino comune trova l'intero genoma umano maschile da un bambino umano abortito ... "un genoma individuale completo" con geni modificati e anormali ... 560 geni collegati al cancro.


I vaccini sono regolarmente formulati con cellule fetali umane abortite note come MRC-5 e WI-38.

Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com

Il CDC elenca apertamente alcuni dei vaccini che usano queste cellule "diploidi umane", tra cui Twinrix (Hep A / Hep B), ProQuad (MMRV) e Varivax (Varicella). 

Anche i fogli illustrativi del vaccino pubblicati dalla FDA come questo per Varivax ammettono apertamente l'uso di linee cellulari fetali umane abortite come MRC-5:

Il prodotto contiene anche componenti residui di cellule MRC-5 tra cui DNA e proteine ​​e tracce di neomicina e siero di vitello bovino da terreni di coltura MRC-5.

Anche questo foglio di inserzione del vaccino GlaxoSmithKline discute apertamente dell'uso di cellule fetali umane abortite nel suo vaccino Priorix-Tetra (MMRV):

Ogni ceppo virale viene prodotto separatamente nelle cellule embrionali di pulcino (parotite e morbillo) o nelle cellule diploidi umane MRC5 (rosolia e varicella).

Tuttavia, sorprendentemente, quasi nessun membro del pubblico è consapevole che le cellule fetali umane abortite vengono abitualmente utilizzate nei vaccini. 
I falsi media insistono sul fatto che tali discorsi siano una "teoria della cospirazione", anche se i produttori di CDC, FDA e vaccini dichiarano apertamente che l'ingrediente viene utilizzato in numerosi vaccini. 
(Vedi Vaccines.news per la copertura quotidiana delle ultime notizie sui vaccini.)

Ora, un laboratorio in Italia ha effettuato un sequenziamento completo del genoma di questa linea cellulare MRC-5 che è stata deliberatamente inserita in più vaccini. 
Ciò che hanno trovato oltre lo shock ... è terrificante. Come spiegato dalla difesa della salute dei bambini :

Il team di Corvelva ha riassunto i risultati ottenuti nel modo seguente:

1- È stato scoperto che la linea cellulare fetale appartiene a un feto maschio.

2- La linea cellulare si presenta in modo tale da essere probabilmente molto antica, quindi coerente con la linea dichiarata degli anni '60.

3- Il DNA umano fetale rappresentato in questo vaccino è un genoma individuale completo, cioè il DNA genomico di tutti i cromosomi di un individuo è presente nel vaccino.

4- Il DNA genomico umano contenuto in questo vaccino è chiaramente, senza dubbio anormale, presentando importanti incongruenze con un tipico genoma umano, cioè con quello di un individuo sano.
Sono stati testati 5- 560 geni noti per essere associati a forme di cancro e tutti hanno subito importanti modifiche.

6- Esistono variazioni le cui conseguenze non sono neppure note, non ancora presenti in letteratura, ma che incidono ancora sui geni coinvolti nell'induzione del cancro umano.

7- Ciò che è anche chiaramente anormale è l'eccesso di genoma che mostra cambiamenti nel numero di copie e varianti strutturali.


560 geni cancerosi, DNA anormale, "modifica" genetica di geni potenzialmente pericolosi, ma obbligatoria per essere iniettata in ogni bambino

Ciò che emerge da questo sequenziamento genetico è che l'industria dei vaccini sta inoculando i bambini con tumori ingegnerizzati . 

Come spiega CHD, i vaccini sono deliberatamente formulati con geni cancerogeni che sono stati specificamente modificati per promuovere i tumori:

[I [a parte i vaccini che sono stati somministrati per decenni è la presenza di un DNA progressivamente più geneticamente modificato e le quantità incontrollate sono state autorizzate ...

… [T] Il DNA contenuto in questi vaccini è potenzialmente TUMORIGENICO e che le linee guida alle quali fanno appello gli organi di controllo NON SONO ADEGUATE. Inoltre, stiamo denunciando pubblicamente una SERIA OMISSIONE nell'adottare le misure PRECAUZIONALI che, d'altro canto, sono urgentemente richieste per i farmaci antiacidi.

Non solo questo codice genetico infetto dal cancro viene inserito in tutti questi vaccini somministrati ai bambini, ma la dose del DNA infetto dal cancro è pericolosamente alta . Come spiega CHD:

… [T] il DNA fetale contaminante presente in tutti i campioni analizzati in quantità variabili (quindi non controllati) è fino a 300 volte superiore al limite imposto dall'EMA per il DNA cancerogeno (10 ng / dose, corrispondente al DNA contenuto in circa 1000 cellule tumorali, derivate da un calcolo statistico, mentre il limite precauzionale è di 10 pg / dose), un limite che deve essere applicato anche al DNA fetale di MRC-5 che inevitabilmente contamina Priorix tetra.

"Modifiche" di geni associati a cancri e tumori.

Il sequenziamento del genoma ha anche scoperto che centinaia di geni collegati ai tumori del cancro sono stati modificati. Come spiegato dagli autori dello studio:

... [I] importanti modificazioni di geni noti per essere associati a varie forme tumorali sono state identificate, per tutti i 560 geni verificati; inoltre, ci sono varianti le cui conseguenze non sono note, ma che tuttavia influenzano i geni coinvolti nell'induzione del cancro umano.

Ciò indica che le cellule fetali umane abortite dall'MRC-5 sembrano essere state deliberatamente modificate per renderle più tumorigeniche ... vale a dire più probabilità di causare tumori nei ricevitori umani delle iniezioni di vaccino.

Ciò, ovviamente, garantirebbe entrate a lungo termine per i farmaci antitumorali che sono anche prodotti e venduti dagli stessi giganti farmaceutici che producono e commercializzano vaccini. 
Ripetere gli affari, dopo tutto, è un modello di business molto redditizio e se puoi allacciare i vaccini con i progetti genetici per il cancro a lungo termine, puoi assicurarti che un'alta percentuale dei bambini di oggi alla fine venga diagnosticato un cancro, dopo di che diventare clienti redditizi per i farmaci antitumorali di Big Pharma.

Il sequenziamento del genoma delle cellule "diploidi umane" MRC-5 utilizzate nei vaccini è persino descritto dai ricercatori come "anomalo" rispetto a un essere umano sano. Dalle conclusioni dello studio :

Il DNA genomico umano contenuto nel vaccino del lotto Priorix. n. A71CB256A è evidentemente anomalo, presentando importanti incongruenze rispetto a un tipico genoma umano, cioè quello di un essere umano sano. Esistono diverse varianti sconosciute (non annotate nelle banche dati pubbliche) e alcune si trovano nei geni coinvolti nel cancro. Ciò che è anche apparentemente anomalo, è l'eccesso di genoma che mostra cambiamenti nel numero di copie (CNV) e varianti strutturali (SV), come traslocazioni, inserimenti, cancellazioni, duplicazioni e inversioni, molte delle quali coinvolgono geni.

Questa conclusione sembra confermare che le linee cellulari MRC-5 utilizzate nei vaccini sono state geneticamente modificate per renderle più propense a causare il cancro nei soggetti vaccinati . 

Successivamente, i mandati di vaccino stanno effettivamente costringendo i bambini a essere iniettati con i geni del cancro in modo che diventino futuri clienti delle "soluzioni" a scopo di lucro di Big Pharma che sono incredibilmente tossiche per la salute umana.
I bambini umani, in altre parole, vengono iniettati con il DNA geneticamente modificato di un altro bambino umano abortito al fine di causare il cancro su scala nazionale, tutto a beneficio della linea di fondo dell'industria farmaceutica che spinge la censura totale su qualsiasi critica ai vaccini o ingredienti del vaccino.

Vaccini "difettosi" che sono "potenzialmente pericolosi per la salute umana"

Il risultato è che questi vaccini che sono deliberatamente contaminati da geni umani anormali infetti da cancro sono "difettosi", secondo un'analisi del CHD:

Di conseguenza, questo vaccino deve essere considerato difettoso e potenzialmente pericoloso per la salute umana, in particolare per la popolazione pediatrica che è molto più vulnerabile al danno genetico e autoimmune.

Guarda questo scioccante riassunto video ... un video di lunga durata più dettagliato arriverà la prossima settimana

Ecco un riassunto di questi risultati, in un breve video che verrà ampliato la prossima settimana in una lezione completa.


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domenica 30 giugno 2019

LIBERTÀ DI SCELTA TERAPEUTICA IN PARLAMENTO.

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Libertà di scelta terapeutica - Conferenza stampa di Sara Cunial



In questi due anni il tema della libertà di scelta vaccinale ha dimostrato che siamo in un momento storico caratterizzato dalla mancanza di dialogo tra istituzioni e cittadini. Abbiamo assistito a una grave riduzione del dibattito su diritti costituzionalmente garantiti, come l’autodeterminazione e la libera scelta in campo sanitario, e allo sterile scontro tra fantomatiche fazioni provax-novax. Soprattutto risultati di importanti ricerche scientifiche sono stati per lo più ignorati o screditati.
Dalle analisi di laboratorio (screening sperimentali auspicati nella relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta Uranio Impoverito) commissionate dall'associazione Corvelva emergono importanti risultati che pongono serissimi dubbi sull'efficacia e sicurezza di alcuni vaccini, aprendo le porte a ipotesi che, se confermate, paleserebbero una truffa ai danni della collettività di proporzioni enormi.
La stessa associazione di cittadini ha finanziato ricerche epidemiologiche, oggi pubblicate sulla rivista scientifica “Epidemiologia & Prevenzione”, con tutti i crismi della peer review, che vanno a confermare le risultanze della Commissione Parlamentare sullo stato di salute dei militari missionari e non missionari.
Alla gravità dei risultati ottenuti e del fatto che dei cittadini abbiano dovuto finanziare esami di laboratorio che, in un Paese civile, spetterebbe allo Stato sostenere, si aggiunge oltretutto la gravità della mancanza di confronto e dibattito scientifico sui risultati medesimi, nonché la mancanza di considerazione degli stessi da parte delle Istituzioni.
Al contempo si continua a disconoscere come le multinazionali del farmaco finanzino, direttamente o indirettamente, una grossa fetta dei medici italiani, associazioni mediche e Università. Negare i progressi scientifici e medici è tanto sciocco quanto negare che gli stessi progressi scientifici e medici, mal governati, stiano portando a pericolose derive. “Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una tirannia che va spezzata. […] La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente”, affermava il Premio Nobel per la medicina Randy Schekman nel 2013.
È tempo che la ricerca ritorni a essere indipendente, aperta e al servizio dei cittadini e che i diritti individuali siano garantiti. Il diritto alla salute, allo studio, ma anche il diritto ad avere dubbi, a informarsi e al rispetto, soprattutto da parte di uno Stato che per troppo tempo ha ignorato le istanze di un’ampia fascia di popolazione, compresi i tantissimi danneggiati da pratica vaccinale, spesso derisi, non riconosciuti e se morti taciuti. Il Disegno di Legge 770 dovrebbe essere promulgato in quest’ottica.
Durante la Conferenza Stampa parleremo dello stato dell’arte dei progetti in corso sia dell’Associazione Corvelva (che dal 1993 si batte per la libertà di scelta vaccinale e terapeutica, raccogliendo le preoccupazioni di tante famiglie che da circa due anni si sono viste negare l'accesso ai servizi educativi per i propri figli) che del Comitato COSMI (nato dalle richieste inevase della Commissione Parlamentare d’Inchiesta Uranio Impoverito, composta da politici e consulenti tecnici che hanno presieduto l’ultima Commissione e da medici che hanno portato il loro apporto scientifico alla discussione), elencando tutte le figure che sono state informate e hanno disatteso il minimo ascolto di una parte della cittadinanza.


  • On. Ivan Catalano - Vicepresidente Com. Parl. d’Inchiesta Uranio Impoverito (XVII Legislatura);
  • Dott.ssa Loretta Bolgan - Chimica specializzata in tecnologie farmaceutiche;
  • Dott. Pier Paolo Dal Monte - Chirurgo, epistemologo e saggista coautore del libro Immunità di Legge;
  • On. Sara Cunial – Gruppo Misto.
Modererà la Conferenza Stampa Nassim Langrudi - Referente dell’Associazione Corvelva.

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giovedì 27 giugno 2019

LIBERTÀ DI SCELTA TERAPEUTICA IN PARLAMENTO.

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Libertà di scelta terapeutica - Conferenza stampa di Sara Cunial

In questi due anni il tema della libertà di scelta vaccinale ha dimostrato che siamo in un momento storico caratterizzato dalla mancanza di dialogo tra istituzioni e cittadini. Abbiamo assistito a una grave riduzione del dibattito su diritti costituzionalmente garantiti, come l’autodeterminazione e la libera scelta in campo sanitario, e allo sterile scontro tra fantomatiche fazioni provax-novax. Soprattutto risultati di importanti ricerche scientifiche sono stati per lo più ignorati o screditati.
Dalle analisi di laboratorio (screening sperimentali auspicati nella relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta Uranio Impoverito) commissionate dall'associazione Corvelva emergono importanti risultati che pongono serissimi dubbi sull'efficacia e sicurezza di alcuni vaccini, aprendo le porte a ipotesi che, se confermate, paleserebbero una truffa ai danni della collettività di proporzioni enormi.
La stessa associazione di cittadini ha finanziato ricerche epidemiologiche, oggi pubblicate sulla rivista scientifica “Epidemiologia & Prevenzione”, con tutti i crismi della peer review, che vanno a confermare le risultanze della Commissione Parlamentare sullo stato di salute dei militari missionari e non missionari.
Alla gravità dei risultati ottenuti e del fatto che dei cittadini abbiano dovuto finanziare esami di laboratorio che, in un Paese civile, spetterebbe allo Stato sostenere, si aggiunge oltretutto la gravità della mancanza di confronto e dibattito scientifico sui risultati medesimi, nonché la mancanza di considerazione degli stessi da parte delle Istituzioni.
Al contempo si continua a disconoscere come le multinazionali del farmaco finanzino, direttamente o indirettamente, una grossa fetta dei medici italiani, associazioni mediche e Università. Negare i progressi scientifici e medici è tanto sciocco quanto negare che gli stessi progressi scientifici e medici, mal governati, stiano portando a pericolose derive. “Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una tirannia che va spezzata. […] La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente”, affermava il Premio Nobel per la medicina Randy Schekman nel 2013.
È tempo che la ricerca ritorni a essere indipendente, aperta e al servizio dei cittadini e che i diritti individuali siano garantiti. Il diritto alla salute, allo studio, ma anche il diritto ad avere dubbi, a informarsi e al rispetto, soprattutto da parte di uno Stato che per troppo tempo ha ignorato le istanze di un’ampia fascia di popolazione, compresi i tantissimi danneggiati da pratica vaccinale, spesso derisi, non riconosciuti e se morti taciuti. Il Disegno di Legge 770 dovrebbe essere promulgato in quest’ottica.
Durante la Conferenza Stampa parleremo dello stato dell’arte dei progetti in corso sia dell’Associazione Corvelva (che dal 1993 si batte per la libertà di scelta vaccinale e terapeutica, raccogliendo le preoccupazioni di tante famiglie che da circa due anni si sono viste negare l'accesso ai servizi educativi per i propri figli) che del Comitato COSMI (nato dalle richieste inevase della Commissione Parlamentare d’Inchiesta Uranio Impoverito, composta da politici e consulenti tecnici che hanno presieduto l’ultima Commissione e da medici che hanno portato il loro apporto scientifico alla discussione), elencando tutte le figure che sono state informate e hanno disatteso il minimo ascolto di una parte della cittadinanza.


  • On. Ivan Catalano - Vicepresidente Com. Parl. d’Inchiesta Uranio Impoverito (XVII Legislatura);
  • Dott.ssa Loretta Bolgan - Chimica specializzata in tecnologie farmaceutiche;
  • Dott. Pier Paolo Dal Monte - Chirurgo, epistemologo e saggista coautore del libro Immunità di Legge;
  • On. Sara Cunial – Gruppo Misto.
Modererà la Conferenza Stampa Nassim Langrudi - Referente dell’Associazione Corvelva.

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giovedì 18 aprile 2019

LA VERITÀ RACCONTATA DA ANDREW WAKEFIELD

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LA VERITÀ RACCONTATA DA ANDREW WAKEFIELD

Corvelva ha deciso di invitare il regista del film VAXXED, Andrew Wakefield, e chiedere direttamente a lui cosa c'è dietro a uno dei più grossi scandali del XX secolo.

Corvelva ha deciso di invitare il regista del film VAXXED, Andrew Wakefield, e chiedere direttamente a lui cosa c'è dietro a uno dei più grossi scandali del XX secolo.
Il nostro interesse per la storia di Andrew Wakefield nasce grazie ai media italiani: per mesi ci siamo sentiti dire che il nostro dissenso nasceva dagli studi del medico radiato Wakefield; poi abbiamo visto radiare il Dott. Roberto Gava, il Dott. Paolo Rossaro, il Dott. Dario Miedico e altri. Ci siamo sentiti dire che senza Wakefield noi non esisteremmo, come se Corvelva non fosse nata 25 anni fa, nel 1993. Ci siamo visti affibbiare le più svariate etichette e quasi sempre ponendo un parallelismo tra noi e Andrew Wakefield. Nei mesi abbiamo visto media mainstream modificare dati ufficiali, distorcere comunicati e notizie di qualsiasi tipo, dalla più banale alla più importante e di interesse collettivo. Abbiamo addirittura sentito giornalisti che definivano Wakefield il nostro guru, e noi ancora non lo conoscevamo, non sapevamo nulla dei suoi studi, pubblicazioni o quant'altro, semplicemente eravamo e siamo per la libertà di scelta e contro ad un sistema che sistematicamente occulta e nega i danneggiati da vaccino.
Ci siamo trovati nella possibilità di poter scegliere se credere agli stessi media mainstream oppure ascoltare direttamente lui, Andrew Wakefield. Abbiamo fatto la nostra scelta, quella di chiedere al regista del film VAXXED, di raccontarci cosa c’è dietro a uno dei più grossi scandali del XX secolo e questo avverrà il 6 giugno 2019!
(Programma, ospiti e luogo della conferenza verranno divulgati a pochi giorni dall’evento)
Fonte: Corvelva.

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mercoledì 20 marzo 2019

Vaccini: La ricerca dell'associazione Corvelva rivela risultati molto inquietanti, come un "composto solido di struttura chimica sconosciuto" trovato nel primo vaccino analizzato.

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VACCINI: LA RICERCA DELL'ASSOCIAZIONE CORVELVA RIVELA RISULTATI MOLTO INQUIETANTI, COME UN "COMPOSTO SOLIDO DI STRUTTURA CHIMICA SCONOSCIUTO" TROVATO NEL PRIMO VACCINO ANALIZZATO.

Vaccini: scoperchiato il vaso di Pandora…

Di Marcello Pamio.

Al peggio si dice non c’è mai limite. E forse il vecchio saggio ha ragione…

L’associazione Corvelva mette a segno l’ennesimo colpo. 
Non si tratta di una rapina a siringa armata, - anche se questa c’entra eccome - ma delle analisi chimiche vaccinali.
Precedentemente, utilizzando la Next Generation Sequencing, una tecnica irraggiungibile dal punto di vista economico fino poco tempo fa, sono state analizzate le impurità biologiche contenute in sette vaccini diversi. Ne abbiamo già parlato ma è bene ricordare che i risultati hanno sottolineato non poche preoccupazioni: quantità abnormi di frammenti di DNA umano e animale, modifiche del genoma, mutazioni dei virus o virus (come quello della rosolia e della polio) misteriosamente non presenti.

Ora invece la lente è stata puntata (sempre a pagamento mediante il sistema di elaborazione dati SANIT) sulla composizione chimica di due lotti del vaccino tetravalente Priorix Tetra della GSK.
I risultati, anche se sono preliminari, squarciano uno scenario agghiacciante.
Oltre alla chimica che vedremo a breve, in entrambi i lotti sono stati rilevati frammenti peptidici associati a proteine potenzialmente provenienti dal processo di purificazione: «Sarcoplasmic calcium-binding protein», «Actina» e «Vimentina». La prima è notoriamente allergenica, mentre le altre due sono sostanze di origine animale: pollo la vimentina e bovino l’actina.
La cosa che è balzata subito agli occhi è che i due lotti (del medesimo vaccino) presentano diversità importanti: i «segnali», cioè i «composti» contenuti in un caso sono 115 e nell’altro 173.

E’ normale che due vaccini identici, prodotti dalla medesima azienda, presentino al loro interno una così alta differenza? Stiamo parlando di «tracce» che il laboratorio ha rilevato sotto forma di un determinato peso molecolare. Uno specifico peso molecolare corrisponde a una o più sostanze chimiche o a combinazioni delle stesse.
Queste sono quantificabili in uno spettro che va dai nanogrammi (miliardesimo di grammo) ai microgrammi (milionesimo), quindi molto ampio.
Ma il punto nodale è che queste «contaminazioni» NON dovrebbero essere presenti all’interno di un vaccino che verrà inoculato nel corpicino in crescita di un neonato.
Se verranno confermate dalle ulteriori analisi in atto, queste sostanze sono associabili ad antibiotici, farmaci, diserbanti, erbicidi, acaricidi, metaboliti della morfina…


Qualche nome? Stiamo parlando di «robetta» chimica come: 
Morfamquat un erbicida, Cyflumetofen acaricida, Amoxicillina antibiotico, 3-Methyleneoxindole un antivirale, metaboliti batterici, umani e di piante. Ma poi risulterebbero farmaci come Tamsulosin un alfabloccante, Sildenafil meglio noto come Viagra della PfizerGabapentin un antiepilettico, Atovaquone farmaco per la malaria, l’AMD-070, farmaco sperimentale per l’HIVFluchloralin un erbicida a base del pericolosissimo FluoroVigabatrin, un antiepilettico della Sanofi-Pasteur, il Viagra della Pfizer.
Mi fermo qua, ma penso sia più che sufficiente per comprendere che più ci si addentra tra le molecole e gli atomi di questi farmaci, più il quadro si tinge di colori molto foschi.
Ma oramai il vaso di pandora, grazie alle analisi eseguite privatamente dal Corvelva, è stato scoperchiato, e anche se molto rimane ancora da scoprire e spiegare, non è più possibile tornare indietro.

Non è più possibile dire che non lo si sapeva, non è più ammissibile per le agenzie di controllo fare finta di niente, o mostrare le classiche orecchie da mercante girandosi dall’altra parte. Esattamente come ha fatto l’EMA europea dopo aver ricevuto gli esiti delle precedenti analisi.

Ora tra le mani avete una bomba pronta a deflagrare, per cui sta a voi gestirla nel miglior modo possibile: continuare a spalleggiare e aiutare coloro che vi finanziano, cioè le lobbies della chimica e farmaceutica, col rischio però che vi esploda in faccia, oppure portare avanti quella che dovrebbe essere la vostra unica missione: salvaguardare la salute di milioni di persone, bambini soprattutto in primis...


Per gli esami completi:

Comprendiamo quanto sia importante la condivisione in ogni modo e in ogni dove visti gli argomenti trattati, ma preghiamo gli altri blogger che la riproduzione venga attuata senza che l'articolo sia modificato in nessuna parte, indicando l'autore e il link attivo a questo sito visto che l'articolo è stato tradotto dai nostri collaboratori. Grazie per l'attenzione, dallo staff di Vivereinmodonaturale.com che per ragioni di sicurezza preferisce rimanere anonimo.

https://www.vivereinmodonaturale.com/2018/12/vaccini-la-ricerca-dellassociazione.html

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lunedì 14 gennaio 2019

Vaccinegate: Primi risultati sul profilo di composizione chimica Gardasil 9

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Vaccinegate: Primi risultati sul profilo di composizione chimica Gardasil 9

Arriviamo con questa analisi al quarto vaccino analizzato con questa metodica, che mira a determinare la composizione chimico-proteica delle fiale analizzate.

In questa occasione ci siamo concentrati su un vaccino che non è obbligatorio in Italia, quello contro il papilloma virus, ma che ha fatto molto discutere nel recente passato per le numerose segnalazioni di sospette reazioni avverse pervenute nel tempo. I vaccini anti-Hpv hanno fatto molto discutere, anche fuori dall’Italia; da qui la decisione di dedicare la nostra attenzione anche a questo prodotto.

ATTENZIONE: Gardasil 9 è un vaccino anti-Hpv che dovrebbe contenere, da foglietto illustrativo, 9 antigeni, per 9 diversi sottotipi del virus Hpv (sottotipo 6 -11 - 16 - 18 - 31 - 33 - 45 - 52 - 58). Non sono però stati rilevati tutti gli antigeni che vengono dichiarati, ma solo 7 su 9.

In riferimento alla metodica, alle contestazioni e critiche di tipo tecnico mosse nelle ultime settimane, abbiamo risposto (link report https://goo.gl/WfRBJB) con la relazione finale delle analisi. Suggeriamo la lettura e la diffusione di questo documento, insieme al resto, perché le spiegazioni sono piuttosto circostanziate e precise.

In questo campione di Gardasil 9 sono state riscontrate, come per i precedenti vaccini analizzati:

  • Contaminazioni chimiche provenienti dal processo di lavorazione o da contaminazioni crociate con altre linee di produzione

  • Tossine chimiche

ANTIGENI: come anticipato, Gardasil 9 è un vaccino anti-Hpv che dovrebbe contenere, da foglietto illustrativo, 9 antigeni, per 9 diversi sottotipi del virus Hpv (sottotipo 6 -11 - 16 - 18 - 31 - 33 - 45 - 52 - 58). Di questi, NON sono stati rilevati:
  • Proteina L1 Tipo 11 di Papillomavirus Umano (uno dei sottotipi che più comunemente vengono associati a lesioni del collo dell’utero)
  • Proteina L1 Tipo 58 di Papillomavirus Umano (uno dei sottotipi che più di frequente è associato al cancro al collo dell’utero)
Questi due sottotipi non sono stati rilevati con la metodica in uso (a differenza dei restanti 7).

 Anche in questo caso, quindi, ci troviamo di fronte ad un prodotto che NON sembra contenere quanto dovrebbe contenere. Ovvero, di 9 antigeni, ne sono stati rilevati solo 7. 
Questo apre una questione importante sulla conformità del prodotto. Questione che non sta a noi dirimere, e che come sempre giriamo a chi di competenza. 
Oltre a ciò, sono stati riscontrati 338 segnali di contaminanti chimici di cui il 22% noto. Anche questo dato è in continuità coi precedenti.
Tra questi segnali sono state identificate anche 10 tossine chimiche, probabilmente provenienti dal processo di lavorazione degli antigeni o da altri processi di produzione presenti nella sede di produzione del vaccino.

In conclusione, anche Gardasil9 - così come gli esavalenti Hexyon ed Infanrix hexa nonché il quadrivalente Priorix Tetra - secondo la metodica da noi commissionata, lascia enormi dubbi sia sull’efficacia che sulla sicurezza.
Questi prodotti, come ogni altro prodotto farmaceutico, presentano effetti indesiderati e possono scatenare reazioni avverse di varia entità, anche gravi. Se l’efficacia viene messa in dubbio dalla mancanza di uno o più antigeni rispetto a quanto dichiarato dal produttore, questo deve essere un dato noto a chi si sottopone alla loro somministrazione (diversamente si configurerebbe una condotta truffaldina da parte di chi lo vende e di chi lo somministra); per questo motivo è di fondamentale importanza proseguire nella ricerca scientifica in merito al contenuto dei vaccini, in considerazione del fatto che la popolazione pediatrica è la maggior destinataria, che i soggetti cui vengono somministrato non soffrono di alcuna patologia manifesta, e che vi è una indicazione di necessità di profilassi preventiva mediante questi prodotti da parte delle istituzioni, le quali sono quindi direttamente coinvolte nella valutazione anche del loro profilo di sicurezza e della loro conformità.

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giovedì 27 dicembre 2018

Vaccini: dentro le fiale schifezze più immonde, ma manca principio attivo Rosolia. Problema di salute pubblica, annunciati esposti ai NAS

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Vaccini: dentro le fiale schifezze più immonde, ma manca principio attivo Rosolia. Problema di salute pubblica, annunciati esposti ai NAS

Un vero e proprio terremoto sulla questione vaccini, al momento solo mediatico, a seguito della pubblicazione dei dati di uno studio scientifico da parte del Corvelva, associazione di genitori che ha avviato delle analisi indipendenti e non viziate da altri interessi se non la volontà di sapere cosa c’è dentro le fialette che vengono somministrate ai bambini di tutto il mondo.



Dai diserbanti ai pesticidi

Secondo le anticipazioni dello studio commissionato dal Corvelva, dentro le fialette del Piorix Tetra, quadrivalente contro morbillo, rosolia, parotite e varicella, troviamo  tracce che probabilmente si possono associare all’antiepilettico Vigabatrin, ad un farmaco sperimentale anti-HIV, ad antibiotici, diserbanti, erbicidi, acaricidi, metaboliti della morfina, al Sildenafil (Viagra), all’antiepilettico Gabapentin e l’antimalarico Atovaquone. Questi solo per citarne alcune.
Le sostanze elencate sopra non sono che la punta dell’iceberg di quello che viene iniettato ai bambini, Infatti, sempre all’interno di queste fialette sono stati trovati campioni di virus mutanti per ciascun virus attenuato. Attenzione, perché le varianti genetiche degli antigeni vaccinali potrebbero alterare significativamente sia la sicurezza del vaccino, che la sua efficacia. Che tradotto significa: sottopongo mio figlio ad un rischio non indifferente somministrandogli sostanze potenzialmente tossiche e cancerogene, per non aver alcun risultato nella protezione contro le malattie per le quali lo sto vaccinando.

DNA fetale in grossi quantitativi

E qui entriamo nell’ultima fase divulgata dell’analisi degli studi che hanno confermato la presenza di DNA fetale in grossi quantitativi, circa 325 volte superiore al limite massimo di 10 nanogrammi e ben 325mila volte superiore al limite minimo di 10 picogrammi.
A ciò si aggiunge che le dimensioni del DNA contenuto nel citato vaccino ha un peso molecolare di 20.000/60.000 bp. “Questo significa – scrive il Corvelva – sostanzialmente che non vi sono all’interno di questo farmaco frammenti di DNA, ma interi filamenti, con presenza dunque di genoma intero.”

Non c’è presenza del genoma del virus della Rosolia

Qui ci troviamo, se i dati saranno confermati, nel paradosso più estremo. Per evitare qualsiasi possibile fraintendimento, riportiamo le esatte parole del comunicato Corvelva sulla questione: “all’interno del vaccino Priorix Tetra non è stata rilevata la presenza del virus della rosolia, tranne in un lotto, ma il quantitativo era così minimo da rendere dubbio che dia immunizzazione.” Insomma, vaccino mio figlio contro la rosolia, ma in realtà non sarà immunizzato perché all’interno della fialetta non c’è traccia del virus specifico. Inoltre, la difficoltà nel rintracciare il virus della rosolia, ha costretto gli scienziati ad utilizzare una metodica ad alta sensibilità che ha portato all’isolamento di decine di virus e retrovirus, “taluni – scrivono dal Corvelva – potenzialmente cancerogeni, funghi lieviti e batteri”.

La risposta dell’AIFAM

L’AIFAM, ricordiamo, è l’agenzia italiana del farmaco che ha il compito, tra gli altri, di vigilare sulla sicurezza dei vaccini. Pertanto si è sentita chiamata in causa da queste ricerche. Ieri ha risposto ad un articolo pubblicato dal quotidiano “Il Tempo” che aveva dato spazio alle ricerche del Corvelva. L’Agenzia ha risposto che “prima della distribuzione sul mercato, ogni singolo lotto è sottoposto a un ulteriore doppio controllo effettuato, in modo indipendente, sia dall’azienda produttrice che da una rete internazionale di laboratori accreditati, a loro volta controllati da altri enti (in Italia l’Istituto Superiore di Sanità). Solo i lotti che superano positivamente tali controlli possono essere commercializzati.”
Inoltre, ha scritto l’AIFA, “i metodi di analisi utilizzati per verificare la qualità dei vaccini e la presenza di eventuali contaminanti devono essere certificati e conformi alle procedure e ai requisiti condivisi a livello europeo e internazionale sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili.”

La replica della d.ssa Loretta Bolgan

Si tratta di una dottoressa in chimica  e tecnologie farmaceutiche, con un dottorato alla Harward medical Scholl di Boston che è stata, tra le altre cose, consulente scientifica sulle vaccinazioni militari per per la Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano
impiegato in missioni militari all’estero. La dottoressa collabora con il Corvelva da quasi 15 anni.

La dottoressa ha risposto all’AIFA, sottolineando che le analisi commissionate dal Corvelva non hanno lo scopo di effettuare un controllo per il rilascio di un lotto di vaccini e “non ha chiesto di utilizzare metodiche validate per le analisi dei lotti, come invece devono fare i produttori, i laboratori accreditati e l’ISS (Istituto Superiore Sanita ndr.).”
“Quella che si sta conducendo – scrive – è una semplice indagine che si fa nella fase iniziale dello sviluppo di un vaccino, cioè di screening. AIFA non puó richiedere metodi accreditati per il rilascio del lotto, perchè sarebbero necessari anni per validarli, e fuori del nostro proposito che non è quello di diventare un ente certificatore del rilascio dei lotti, tanto più che non vengono utilizzate le metodiche previste in farmacopea europea per le analisi dei vaccini, ma metodiche di ultima generazione, non ancora acquisite in farmacopea per questo scopo.”
Per quanto riguarda le affermazioni sull’impossibilità di prendere in considerazione tali risultati perché non “validati” dalla comunità scientifica”, la dottoressa così risponde. “Ritengo del tutto evasiva ai nostri quesiti la gravissima affermazione di non prendere in considerazione i risultati presentati perchè non revisionati dalla comunità scientifica… i metodi sono già riportati nella letteratura allegata ai report, e comunque qui stiamo parlando di non conformità che esulano dalla valutazione come ricerca scientifica perchè hanno un impatto sulla salute pubblica. Spesso vengono ritirati medicinali dal mercato perchè non conformi e non mi risulta che sia richiesta alcuna pubblicazione, si ritirano i campioni e si analizzano”
“Direi – conclude – che qui la questione prima che scientifica è di sicurezza per la salute, e se da un lato le pubblicazioni sono in corso e seguiranno l’iter ortodosso per le peer review, dall’altro non è eticamente corretto aspettare la pubblicazione con peer review quando c’è anche il solo sospetto che un farmaco di largo utilizzo, somministrato su popolazione pediatrica sana e anche malata alla nascita, possa arrecare un danno per la salute.”

Come saranno utilizzati i dati raccolti dal Corvelva?

A darcene un’idea l’autore dell’articolo pubblicato sul quotidiano “Il Tempo”, Francesco Bechis, che inserendo una nota in calce alla missiva dell’AIFA pubblicata in risposta alla ricerca del Corvelva, anticipa che l’Ordine dei biologi, che ha partecipato finanziariamente allo studio, ha annunciato esposti anche alla magistratura e ai Nas.

Interesse per lo studio arriva dagli Stati Uniti

Nel frattempo, lo staff di Robert Kennedy ha chiesto all’associazione Corvelva di diventare “affiliate publisher and coalition partner” del sito dell’associazione “Children’s Health Defense”. Come noto, Robert Kennedy è in prima linea per garantire vaccini puliti ai bambini. Tra le vittorie di quest’ultimo, la confessione dell’assenza di controlli da parte delle autorità statunitense preposte sui vaccini da 32 anni.
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