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venerdì 31 gennaio 2025

L'Ivermectina e la sua Potenziale Rivoluzione nella Lotta al Cancro: Una Scoperta da Approfondire

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Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha portato alla luce un'ipotesi tanto affascinante quanto rivoluzionaria: l'ivermectina, un farmaco noto per le sue proprietà antiparassitarie, potrebbe avere un ruolo importante nella lotta contro il cancro. 

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Un'idea che potrebbe sconvolgere il paradigma attuale e aprire nuove porte alla guarigione attraverso metodi naturali e meno invasivi.

Un Farmaco Antico con Nuove Prospettive

L'ivermectina è stata utilizzata per decenni come antiparassitario, ma solo di recente alcuni ricercatori hanno iniziato a esplorarne il potenziale in ambiti ben più vasti. Gli studi preliminari suggeriscono che questo composto potrebbe influenzare i meccanismi di proliferazione delle cellule tumorali, bloccandone la crescita e inducendo processi di autodistruzione (apoptosi) delle cellule malate.

Come Agisce l'Ivermectina sul Cancro?

Diversi studi hanno mostrato che l'ivermectina potrebbe agire su più fronti:

  • Blocco delle vie metaboliche tumorali: interferisce con il percorso AKT/mTOR, responsabile della crescita incontrollata delle cellule malate.
  • Azione citotossica mirata: selettivamente colpisce le cellule cancerose senza danneggiare eccessivamente quelle sane.
  • Effetto anti-angiogenico: riduce l'afflusso di sangue ai tumori, privandoli dei nutrienti necessari alla loro espansione.

Questi meccanismi d'azione sono di particolare interesse per chi cerca alternative naturali nella prevenzione e nel trattamento del cancro, evitando soluzioni invasive e debilitanti per l’organismo.

Gli Studi Scientifici che Fanno Riflettere

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Uno studio pubblicato su PubMed ha dimostrato che l'ivermectina può bloccare la proliferazione delle cellule tumorali in diversi tipi di cancro, tra cui quello al seno e ai polmoni. Altri esperimenti condotti su modelli animali hanno confermato un'azione positiva nella riduzione della massa tumorale.

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione.

Le Ricerche Scientifiche più Rilevanti

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Ecco alcuni studi che vale la pena approfondire:

  1. "Ivermectin: a systematic review from antiviral effects to COVID-19 complementary regimen" (2021): Questo studio esamina l'ivermectina non solo per le sue proprietà antivirali, ma anche per il suo potenziale ruolo come agente antitumorale. Gli autori discutono i meccanismi attraverso i quali l'ivermectina potrebbe influenzare la proliferazione delle cellule tumorali. Leggi lo studio

  2. "Ivermectin induces cytostatic autophagy by blocking the PAK1/Akt axis in breast cancer" (2016): Questo studio dimostra che l'ivermectina può indurre l'autofagia citostatica nelle cellule del cancro al seno bloccando l'asse PAK1/Akt. Leggi lo studio

  3. "Il farmaco antiparassitario ivermectina mostra una potente attività antitumorale contro il colangiocarcinoma resistente alla gemcitabina in vitro" (2019): Il farmaco antiparassitario ivermectina (IVM) esercita attività antitumorali in diversi tipi di cancro Leggi lo studio

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione


Un Futuro di Nuove Speranze

Se le ricerche continueranno a confermare l'efficacia dell'ivermectina nel contrastare il cancro, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina olistica. Un trattamento che potrebbe affiancare altri rimedi naturali, riequilibrando il corpo e rinforzando il sistema immunitario senza effetti devastanti.

Il cammino è ancora lungo, ma le premesse sono straordinarie. Per chi crede in un approccio naturale e alternativo, questa potrebbe essere una delle scoperte più importanti degli ultimi anni. La conoscenza è potere, e approfondire nuove strade può aprire le porte a una nuova era di guarigione e benessere.

Resta aggiornato e continua a seguire il nostro blog per scoprire le ultime novità su questo affascinante argomento!

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domenica 1 settembre 2024

Tumori: Scoperta la Proteina che Li Aiuta a Sopravvivere e Proliferare

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Un gruppo di ricercatori, coordinato dal professor Stefano Santaguida dell'Istituto Europeo di Oncologia e docente di Biologia Molecolare all'Università Statale di Milano, ha scoperto una proteina cruciale per la sopravvivenza delle cellule tumorali, chiamata p62. 


Questa scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista *Science*, fornisce una nuova chiave di lettura su come i tumori si mantengono vitali e si diffondono nell'organismo.


L'Instabilità Cromosomica: Una Caratteristica delle Cellule Tumorali



Di Salvatore Calleri (NatMed)


Alla base della sopravvivenza delle cellule tumorali c'è l'instabilità cromosomica, ovvero un'alta frequenza di errori nella segregazione dei cromosomi durante la divisione cellulare. Questo fenomeno genera una sorta di "caos" all'interno delle cellule, contribuendo a comportamenti anomali e non regolati, come la capacità di replicarsi senza limiti e resistere a diversi tipi di attacchi esterni, inclusi i trattamenti farmacologici.


Inoltre, l'instabilità cromosomica favorisce la diversità nei cariotipi delle cellule tumorali. Questo significa che alcune cellule potrebbero sviluppare configurazioni cromosomiche che le rendono particolarmente resistenti ai trattamenti farmacologici. Un'ulteriore conseguenza dell'instabilità è la formazione di micronuclei, piccoli compartimenti cellulari anomali che si formano al di fuori del nucleo principale della cellula. Questi micronuclei hanno un ruolo importante nel sostenere il disordine cellulare tipico dei tumori.


Micronuclei e l'Esposizione al Caos Cellulare


I micronuclei hanno un involucro estremamente fragile e spesso difettoso, che non riesce a proteggere adeguatamente il DNA contenuto al loro interno. Di conseguenza, questo DNA è frequentemente esposto al citoplasma cellulare, dove subisce danni persistenti. Questi danni contribuiscono a creare un ambiente favorevole per lo sviluppo e la progressione del tumore.


Secondo i ricercatori, i micronuclei sono noti da tempo per la loro capacità di promuovere lo sviluppo tumorale, ma fino a oggi non era chiaro il motivo. Il team guidato da Santaguida ha scoperto che il problema principale risiede nell'incapacità della cellula di riparare l'involucro di questi micronuclei. Questa incapacità è strettamente legata all'azione della proteina p62.


Il Ruolo Cruciale della Proteina p62


La proteina p62, nota per la sua multitasking in vari processi cellulari, non era mai stata associata prima all'instabilità cromosomica. Lo studio ha dimostrato che p62 inibisce l'azione dei meccanismi di riparazione dell'involucro nucleare dei micronuclei. Quando questo involucro non viene riparato, collassa, lasciando i cromosomi in esso contenuti esposti al caos cellulare. Questa situazione aumenta l'instabilità cromosomica, conferendo alle cellule tumorali ulteriori vantaggi per crescere, sopravvivere, resistere ai trattamenti farmacologici e diffondersi nell'organismo.


Implicazioni Cliniche: p62 come Bersaglio Terapeutico


La scoperta ha importanti implicazioni cliniche. Dalle analisi condotte dai ricercatori, è emerso che i tumori caratterizzati da instabilità cromosomica e da alti livelli di p62 hanno una prognosi peggiore. Pertanto, la proteina p62 potrebbe diventare un nuovo marcatore prognostico e rappresentare un bersaglio terapeutico per sviluppare trattamenti più efficaci contro il cancro.


Collaborazioni Internazionali e Sostegno alla Ricerca


Lo studio è stato realizzato con il supporto della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e della Fondazione Cariplo, ed è frutto di una collaborazione tra diversi centri internazionali di eccellenza in oncologia. Tra questi figurano il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, la Harvard Medical School di Boston, l’University of Texas Southwestern di Dallas, il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, l’Università di Tel Aviv in Israele, e in Italia, l’Università di Palermo, l’Ospedale San Raffaele e l’IFOM di Milano.


Conclusioni


La scoperta del ruolo della proteina p62 nell'instabilità cromosomica delle cellule tumorali apre nuove strade nella lotta contro il cancro, fornendo una nuova prospettiva sulla biologia dei tumori e offrendo spunti per sviluppare trattamenti più mirati ed efficaci. Il riconoscimento ricevuto da *Science* conferma l'importanza di questa ricerca, che potrebbe avere un impatto significativo sulla pratica clinica e sul futuro della terapia oncologica.

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venerdì 19 gennaio 2024

Aumento Preoccupante dei Tumori: Un'Analisi dal 2018 ad Oggi

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Negli ultimi anni, c'è stata una crescente preoccupazione riguardo all'aumento dei casi di tumore in tutto il mondo. Dal 2018 ad oggi, numerosi studi hanno evidenziato un aumento preoccupante nell'incidenza di vari tipi di tumore. 

Questo fenomeno solleva importanti interrogativi sulle cause sottostanti e la necessità di interventi preventivi più efficaci.


Di Salvatore Calleri (NatMed Blogger e Divulgatore Scientifico nel campo della Medicina Naturale)

La drammaticità della situazione attuale e delle previsioni future



Secondo le analisi della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) (2), nel 2020 nel mondo c’erano 19.292.789 persone affette da cancro e le previsioni future sono drammatiche, perché si prevede che per il 2040 ci sarà un aumento del 52% a livello mondiale e del 26% a livello europeo (Tabella 1).

Tipo di cancroINCIDENZA nel 2020
dei nuovi casi
Persone coinvolte
(M+F)
Previsione per il 2040
(Mondo/Europa)
Mammella11,7%2.261.419+33% / +7%
Polmone11,4%2.206.771+59% / +22%
Colon-retto10,0%1.931.590+59% / +27%
Prostata7,3%1.414.259+57% / +28%
Cute (non melanoma)6,2%1.198.073+46% / +48%
Stomaco5,6%1.089.103+65% / +25%
Fegato4,7%905.677+60% / +25%
Cervice uterina3,1%604.127+41% / -4% *
Altri tipi40,0%7.681.770
Totale100,00%19.292.789+52% / 26%
Tabella 1 – I più comuni tipi di cancro: incidenza annua mondiale (IARC: Global Cancer Observatory 2020)


I dati mondiali sulla mortalità sono ancora più preoccupanti: ogni anno muoiono circa 10 milioni di persone e si prevede che per il 2040 ci sarà un aumento della mortalità del 68% a livello mondiale e del 31% a livello europeo.

Questo significa che ogni giorno, nel mondo, a circa 52.900 persone viene diagnosticato un cancro e più di 27.000 persone muoiono per questa patologia (Tabella 2).

Tipi di cancro
(2020)
MORTALITÀ
dei nuovi casi
Persone coinvolte
(M+F)
Previsione 2040
(Mondo/Europa)
Polmone18,0%1.796.144+64% / +26%
Colon-retto9,4%935.173+73% / +36%
Fegato8,3%830.180+60% / +29%
Stomaco7,7%768.793+72% / +28%
Mammella6,9%684.996+51% / +21%
Esofago5,5%544.076+66% / +26%
Pancreas4,7%466.003+65% / +28%
Prostata3,8%375.304+93% / +53%
Altri tipi35,7%3.557.464
Totale100,00%9.958.133+68% / +31%
Tabella 2 – I più comuni tipi di cancro: mortalità annua mondiale (IARC: Global Cancer Observatory 2020) (2).

La drammaticità degli aumenti tra i giovani adulti

La drammaticità ancora maggiore però sono i rilievi di questi ultimi 30 anni da cui è emerso che la patologia oncologica ha visto un inaspettato maggior aumento delle nuove diagnosi nei giovani adulti (età inferiore a 50 anni).

Effettivamente, fino a pochi anni fa l’incidenza dei tumori aumentava con l’età ed è sempre stata la prima causa di morte tra i soggetti di 60-79 anni.

Inoltre, la probabilità di sviluppare un cancro invasivo nei soggetti con più di 60 anni è sempre stata doppia rispetto quelli più giovani: l’età mediana di diagnosi era a 65 anni e l’età mediana di morte era a 74 anni.

In base ai dati attuali, però, le cose stanno cambiando, perché l’incidenza del cancro tra i giovani adulti è in netta crescita. Anche il tipo di tumore sta cambiando in base alla fascia di età delle persone esaminate (Tabella 3 e 4).

I 5 tumori
più frequenti
(stima 2020)
0-49 anni50-69 anni> 70 anni
Testicolo
12%
Prostata
22%
Prostata
20%
Melanomi
10%
Polmone
14%
Polmone
17%
Linfoma
non Hodgkin
8%
Colon-retto
12%
Colon-retto
14%
Tiroide
8%
Vescica
9%
Vescica
11%
Colon-retto
7%
Prime vie
aero-digestive
5%
Stomaco
5%
Tabella 3 – I 5 tumori più frequenti in Italia negli UOMINI come percentuale sul totale dei tumori incidenti in ogni fascia di età (AIRTUM) (3).
I 5 tumori
più frequenti
(stima 2020)
0-49 anni50-69 anni> 70 anni
Mammella
41%
Mammella
35%
Mammella
22%
Tiroide
15%
Colon-retto
11%
Colon-retto
16%
Melanoma
8%
Utero
7%
Polmone
8%
Colon-retto
4%
Polmone
7%
Pancreas
6%
Cervice uterina
4%
Tiroide
5%
Stomaco
5%
Tabella 4 – I 5 tumori più frequenti in Italia nelle DONNE come percentuale sul totale dei tumori incidenti in ogni fascia di età (AIRTUM) (3).


Infatti, numeri crescenti di studi scientifici (4,5) confermano che sono sempre più numerosi i giovani adulti di tutto il mondo con età inferiore ai 50 anni che si ammalano di cancro.

Suneel Kamath, un oncologo gastroenterologo della Cleveland Clinic (Ohio, USA), ha affermato: “Il numero di persone che presentano tumori avanzati e purtroppo spesso incurabili e che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni sembra decisamente salire alle stelle” (6).

I casi a esordio precoce sono in aumento per circa 14 tipi di cancro, molti dei quali colpiscono l’apparato digerente, secondo una revisione dei registri dei tumori di 44 Paesi pubblicata sulla rivista Nature Reviews Clinical Oncology(5).


Tendenze Globali:

I dati epidemiologici a livello globale indicano un costante aumento dei casi di tumore dal 2018. Questa tendenza allarmante coinvolge diversi tipi di tumore, tra cui quelli polmonari, mammari, colo-rettali e pancreatici. Mentre i progressi nella diagnosi e nel trattamento hanno contribuito a migliorare la sopravvivenza in molte forme di cancro, l'aumento dell'incidenza continua a essere una sfida significativa per i sistemi sanitari in tutto il mondo.



Fattori di Rischio Ambientali:

Numerose ricerche suggeriscono che l'esposizione a fattori ambientali nocivi può contribuire all'incremento dei casi di tumore. Inquinanti atmosferici, sostanze chimiche industriali e contaminanti presenti nella catena alimentare sono solo alcune delle possibili cause. La necessità di rafforzare le politiche ambientali e ridurre l'esposizione a queste sostanze è urgente per affrontare questo problema.


Stili di Vita e Fattori Comportamentali:

Cambiamenti negli stili di vita, come il consumo di tabacco, una dieta poco salutare, l'assunzione eccessiva di alcol, e la mancanza di attività fisica, sono stati identificati come fattori comportamentali che contribuiscono all'aumento dei tumori. Promuovere stili di vita sani attraverso educazione pubblica e politiche incentrate sulla prevenzione potrebbe svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro questa crescente minaccia.


Avanzamenti nella Ricerca:

Gli sforzi nella ricerca sul cancro continuano a progredire, cercando di comprendere meglio le cause specifiche di quest'incremento. Approcci innovativi, come la medicina personalizzata e la terapia genica, potrebbero aprire nuove vie di trattamento e prevenzione. Investimenti significativi nella ricerca sono essenziali per affrontare questa sfida in rapida evoluzione.


Implicazioni per la Sanità Pubblica:

L'aumento dei casi di tumore ha impatti significativi sulla sanità pubblica, richiedendo un adattamento delle strategie di prevenzione, diagnosi e trattamento. Programmi di screening più efficaci, accesso equo alle cure e maggiore consapevolezza pubblica sono fondamentali per mitigare l'impatto di questa crescente epidemia.


Conclusioni:

L'aumento dei tumori dal 2018 ad oggi è una tendenza allarmante che richiede un'immediata attenzione a livello globale. La comprensione approfondita delle cause, unita a interventi preventivi mirati e avanzamenti nella ricerca, è essenziale per invertire questa tendenza e proteggere la salute delle future generazioni. La cooperazione internazionale e gli sforzi congiunti dei settori della sanità, della ricerca e dell'ambiente sono fondamentali per affrontare questa sfida complessa e sempre crescente.

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venerdì 20 settembre 2019

Tecnologia 5G: un disastro mortale che aspetta di accadere.

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L'INDUSTRIA DELLE TELECOMUNICAZIONI STA TENTANDO DI DARE IL VIA ALLA SUA PROSSIMA GENERAZIONE DI TECNOLOGIA WIRELESS, FORMALMENTE CONOSCIUTA COME 5G. MA PROPRIO COME CON I CONTATORI INTELLIGENTI , IL 5G MORTALE SI PREANNUNCIA COME UN ALTRO INCUBO RADIOATTIVO PER COLORO CHE NE SONO ESPOSTI - PER NON PARLARE DEL FATTO CHE NEL 2019 SARANNO LANCIATI NELLO SPAZIO CIRCA 20.000 SATELLITI 5G , CHE RENDERANNO L'ESPOSIZIONE AL 5G PRATICAMENTE INEVITABILE.



Sappiamo già che, a causa della potenza e della velocità che ci si aspetta di consegnare, la tecnologia 5G richiederà che le torri cellulari siano collocate in estrema vicinanza l'una con l'altra - con almeno un'antenna ogni 10-12 case nelle regioni urbane . Questa rete densa di trasmettitori EMF (frequenza elettromagnetica) emetterà livelli senza precedenti di radiazioni che causano il cancro, senza alcun mezzo per "opt-out".


Inoltre, la radiazione 5G sarà diretta verso l'energia anziché diffondere energia - il che significa che i fasci di microonde dal trasmettitore al ricevitore saranno più concentrati che mai. Questo porterà quasi certamente a maggiori dosi di radiazioni ionizzanti che entrano nei corpi delle persone, in particolare nell'area del cervello dove le persone posizionano i loro telefoni cellulari.


"Le precedenti generazioni di comunicazioni cellulari RF utilizzavano antenne di grandi dimensioni per inviare una coltre di radiazioni in tutte le direzioni", scrive John P. Thomas per GreenMedInfo.com . 

"Le basse frequenze utilizzate e l'ampia distribuzione di microonde limitavano il numero di dispositivi cellulari che potevano connettersi attraverso una singola torre alta".

"Le microonde di lunghezza molto più breve utilizzate per il 5G renderanno possibile l'uso di antenne a phasing array di piccole dimensioni per inviare e ricevere segnali", aggiunge, spiegando come le antenne phased array sparano radiazioni sui loro obiettivi "proprio come un proiettile".

"Un gruppo di queste minuscole antenne può essere sistemato in una matrice da 4 pollici a 4 pollici ... I raggi delle microonde che producono saranno abbastanza forti da passare attraverso i muri e i corpi umani. Se non fossero abbastanza forti per farlo, allora tutti quelli con uno smartphone 5G dovrebbero stare all'aperto quando usano i dispositivi. "

Per ulteriori informazioni sugli immensi pericoli dei 5 EMF, assicurati di controllare EMF.news .


LE RADIAZIONI 5G SONO ESPONENZIALMENTE PEGGIORI DELLE PRECEDENTI TECNOLOGIE WIRELESS PERCHÉ GLI IMPULSI ELETTROMAGNETICI "RI-IRRADIANO" ALL'INTERNO DEL CORPO PER CREARE NUOVE ANTENNE


Secondo l'autrice, ricercatore e artificiere di radiofrequenza, Arthur Firstenberg, c'è un altro problema molto serio con la tecnologia 5G di cui quasi nessuno parla, e ha a che fare con il modo in cui i campi elettromagnetici 5G interagiscono con l'umano corpo.

In un'analisi delle radiazioni 5G che ha pubblicato nel lontano 2002, molto prima che la tecnologia ricevesse il via libera da politici politicamente compromessi, Firstenberg ha spiegato come, poiché gli impulsi elettromagnetici 5G sono estremamente brevi e trasmessi a raffica, si replicano effettivamente all'interno corpo per creare minuscole nuove antenne 5G internamente.

"... quando impulsi elettromagnetici estremamente brevi entrano nel corpo [5G], accade qualcos'altro: le cariche in movimento diventano piccole antenne che re-irradiano il campo elettromagnetico e lo mandano più in profondità nel corpo", ha scritto.

"Queste onde re-irradiate sono chiamate precursori di Brillouin ... Diventano significative quando la potenza o la fase delle onde cambiano abbastanza rapidamente ... Ciò significa che la rassicurazione che ci viene data - che queste onde millimetriche sono troppo brevi per penetrare lontano nel corpo - non è vero. "

In altre parole, non c'è nulla di sicuro in merito alla 5G, e prove concrete sono esistite da quasi due decenni per dimostrare che è probabilmente la più grave minaccia alla salute pubblica di  sempre . Eppure, dato che la nostra nazione non è più rappresentata da funzionari pubblici che servono il popolo, ma che servono le società, è solo una questione di tempo prima che il 5G ricopra il paese e il pianeta , provocando un danno indicibile su tutte le forme di vita.
Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito.

https://sciechimicheinformazionicorrette.blogspot.com/2019/05/tecnologia-5g-un-disastro-mortale-che.html

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mercoledì 3 ottobre 2018

CDC ammette che 98 milioni di americani hanno ricevuto il vaccino contro la polio in un intervallo di 8 anni quando era contaminato dal Simian virus 40 (SV40), un virus a DNA che ha il potenziale di causare il cancro.

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Il CDC ha rimosso rapidamente una pagina dal loro sito web, che è stata memorizzata nella cache da noi salvata, dove ammetteva che più di 98 milioni di americani hanno ricevuto una o più dosi di vaccino contro la polio entro un periodo di 8  anni dal 1955 al 1963 quando una parte del vaccino è stato contaminato da un cancro che causa il poliomavirus chiamato SV40. 


Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com


È stato stimato che 10-30 milioni di americani potrebbero aver ricevuto una dose contaminata da SV40 nel vaccino


Ecco un collegamento alla pagina CDC memorizzata nella cache 




Michele Carbone, Assistant Professor of Pathology presso la Loyola University di Chicago, ha recentemente isolato frammenti del virus SV-40 nei tumori ossei umani e in una forma letale di cancro ai polmoni chiamato mesotelioma. 

Ha trovato l'SV-40 nel 33% dei tumori ossei (osteosarcoma) studiati, nel 40% di altri tumori ossei e nel 60% dei tumori del mesotelioma polmonare, scrive Geraldo Fuentes. 

Il dott. Michele Carbone ha riconosciuto apertamente che l'HIV / AIDS è stato diffuso dal vaccino contro l'epatite B prodotto da Merck & Co. nei primi anni '70. 
Era la prima volta da quando le trasmissioni iniziali si sono svolte nel 1972-74, che un esperto leader nel campo della produzione e del test dei vaccini ha ammesso apertamente la responsabilità di Merck & Co. per l'AIDS. 

un altro dallo stesso link. 
Notiziari consapevoli ...............


SV40 è l'abbreviazione di Simian vacuolating virus 40 o Simian virus 40, un poliomavirus che si trova sia nelle scimmie che nell'uomo. 

Come altri poliomavirus, SV40 è un virus del DNA che è stato riconosciuto come causa di tumore e cancro. 
Si ritiene che l'SV40 sopprima le proprietà trascrizionali dei geni che sopprimono il tumore negli esseri umani attraverso l'antigene T grande SV40 e l'antigene T piccolo SV40. 
I geni mutati possono contribuire alla proliferazione cellulare incontrollata, che porta al cancro. 
La divulgazione pratica è arrivata durante le discussioni sui vaccini contro la polio contaminati dal virus SV40, che ha causato il cancro in quasi tutte le specie infettate dall'iniezione. 
Molte autorità ora ammettono, forse la maggior parte, dei tumori del mondo provengono dai vaccini contro la polio Salk e Sabin e dai vaccini contro l'epatite B, prodotti nelle scimmie e negli scimpanzé.

Si dice che il mesotelioma sia il risultato dell'esposizione all'amianto, ma la ricerca rivela che il 50% degli attuali mesoteliomi trattati non si verifica più a causa dell'asbesto, ma piuttosto dal virus SV-40 contenuto nella vaccinazione antipolio. 
Inoltre, secondo i ricercatori dell'Istituto di Istologia e Embriologia generale dell'Università di Ferrara, l'SV-40 è comparso in una varietà di altri tumori. 
Alla fine del 1996, decine di scienziati hanno riferito di aver trovato SV40 in una varietà di tumori ossei e una vasta gamma di tumori cerebrali, che erano aumentati del 30% negli ultimi 20 anni. 


Una prospettiva più ampia sulla spruzzatura aerea e SV40.



Il Ministero delle scienze della difesa del programma di contromisure per gli agenti patogeni, nel 23 settembre 1998, ha finanziato l'investigatore principale dell'Università del Michigan, il dott. James Baker, Jr. 
Dr. Baker, direttore dell'Istituto Nanotecnologico per la medicina e le scienze biologiche del Michigan in diverse borse DARPA. Il Dr. Baker ha sviluppato e si è concentrato sulla prevenzione degli agenti patogeni che entrano nel corpo umano, ed è uno dei principali obiettivi nello sviluppo di contromisure alla guerra biologica. 
Questo progetto di ricerca ha cercato di sviluppare un materiale composito che fungesse da barriera per l'eliminazione degli agenti patogeni e agente terapeutico post-esposizione da applicare in modo topico alla pelle e alle mucose. 
Il composito è modellato sul sistema immunitario in quanto comporta forme ridondanti, non specifiche e specifiche di difesa e inattivazione dei patogeni.
Attraverso la ricerca del dott. Baker all'Università del Michigan; ha sviluppato polimeri dendritici e la loro applicazione alla scienza medica e biologica. 
Ha co-sviluppato un nuovo sistema vettoriale per il trasferimento genico utilizzando polimeri sintetici. 
Questi studi hanno prodotto risultati sorprendenti e hanno il potenziale per modificare le basi della terapia di trasferimento genico. 
I dendrimeri sono polimeri solubili in acqua di dimensioni nanometriche che possono coniugarsi con peptidi o carboidrati per agire come molecole decoy per inibire il legame di tossine e virus alle cellule. 
Possono agire anche come materiale genetico complesso e stabilizzante per periodi di tempo prolungati, come in un "trasferimento genico rilasciato o ritardato". Attraverso il dott.


WEST NILE VIRUS SPRAYING 


Nel 2006 Michael Greenwood ha scritto un articolo per la Yale School of Public Health intitolato "Aerial Spraying Riduce efficacemente l'incidenza del virus del Nilo occidentale (WNV) negli esseri umani". 

L'articolo afferma che l'incidenza dei casi di virus West Nile umano può essere significativamente ridotto attraverso l'irrorazione aerea su larga scala che prende di mira le zanzare adulte, secondo una ricerca della Yale School of Public Health e del California Department of Public Health.

Sotto il mandato di irrorazione aerea per specifici vettori che rappresentano una minaccia per la salute umana, i vaccini aerei noti come potenziamenti del vaccino del DNA e vaccino ricombinante contro WNV possono essere testati o utilizzati per "proteggere" le persone dall'esposizione a infezioni vettoriali. 

I miglioramenti del vaccino del DNA utilizzano specificatamente i capside virali di Epstein-Barr con attivatori di classe II del complemento umano multiplo per neutralizzare gli anticorpi. 

I vaccini ricombinanti contro WNV usano la beta-globulina di coniglio o il segnale di poli (A) del virus SV40. 
Nei primi studi sui vaccini a DNA è stato riscontrato che gli studi sui risultati negativi andrebbero nella categoria dei futuri progetti di ricerca sullo sviluppo nella terapia genica. 
Durante gli studi di segnalazione di poli (A) del vaccino SV40 per i vaccini WNV, è stato osservato che il WNV giace dormiente in soggetti esposti a varicella,

CALIFORNIA AERIAL SPRAYING per WNV e SV40


Nel febbraio 2009 ad oggi, l'irrorazione aerea per il WNV si è verificata nelle principali città dello Stato della California. 
Durante l'irrorazione di Anaheim, CA, una femmina caucasica (50 anni) è stata esposta a forti irrorazioni, mentre faceva il suo esercizio quotidiano di camminare per diverse miglia. 
L'attività pesante dell'elicottero si è verificata per diversi giorni in questa zona. 
Dopo la spruzzatura, ha sperimentato vertigini, nausea, dolori muscolari e aumento della lombalgia. 
È stata valutata per i meccanismi tossicologici che sono stati associati all'esposizione ai pesticidi a causa dell'irrorazione aerea utilizzando test di monitoraggio biologico avanzati. 
I risultati del test che includevano il test della banda proteica utilizzando i metodi PCR (Protein Coupled Response) erano positivi per KD-45. KD-45 è la banda proteica per il virus SV-40 Simian Green Monkey. 

Sono stati effettuati ulteriori test per il virus capside Epstein-Barr e il virus Cytomegalia (Citomegalovirus) utilizzati nella bioingegneria per i sistemi di consegna del gene attraverso l'involucro di proteine ​​virali e la tecnologia dell'involucro di proteine ​​adenovirali. 
L'individuo era positivo per entrambi; indicando un'esposizione altamente probabile a un sistema di somministrazione della vaccinazione del DNA attraverso l'inalazione nasale.
La questione del secolo è quanti altri virus e tossine sono presenti nei vaccini attuali che scopriremo solo in pochi decenni? 

Gel di alluminio o sali di alluminio sono ingredienti vaccinali che sono stati usati nei vaccini sin dagli anni '30. 
Piccole quantità di alluminio vengono aggiunte per aiutare l'organismo a rafforzare l'immunità contro il germe nel vaccino. 
L'alluminio è uno dei metalli più comuni presenti in natura ed è presente nell'aria, nel cibo e nell'acqua. 
La quantità di alluminio presente nei vaccini è bassa ed è regolata dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense. 


Abstract


L'alluminio è una neurotossina dimostrata sperimentalmente e l'adiuvante del vaccino più comunemente usato. 
Nonostante quasi 90 anni di uso diffuso di adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica sui loro meccanismi di azione è ancora notevolmente scarsa. 
Vi è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e sulla farmacocinetica di questi composti. Nonostante ciò, l'idea che l'alluminio nei vaccini sia sicuro sembra essere ampiamente accettato. 
La ricerca sperimentale, tuttavia, dimostra chiaramente che gli adiuvanti di alluminio hanno un potenziale per indurre gravi disturbi immunologici negli esseri umani. 
In particolare, l'alluminio in forma adiuvante comporta un rischio di autoimmunità, infiammazione del cervello a lungo termine e complicanze neurologiche associate e può quindi avere conseguenze negative per la salute in modo profondo e diffuso. 
Secondo noi, la possibilità che i benefici del vaccino possano essere stati sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti negativi sottostimati, non è stata rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica. 
Speriamo che il presente documento fornisca un quadro per una tanto attesa e lungamente attesa valutazione di questo problema medico altamente controverso.


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