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Prostata: rimedi naturali per alleviare i disturbi

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La prostata è una ghiandola che va controllata periodicamente, da parte degli uomini, in particolare dai 40 anni in su. Per qualcuno, un disturbo alla prostata è fonte di imbarazzo, tanto che a volte i sintomi di qualche problema vengono trascurati: eppure bisogna fare attenzione, la prostata non è semplicemente una ghiandola che fa parte dell’apparato sessuale, ma inerisce le vie urinarie, il cui corretto funzionamento è fondamentale per la vita di ogni essere vivente. Ci sono tuttavia dei rimedi naturali che possono aiutare con i vari disturbi alla prostata.
I disturbi alla prostata si rivelano in maniera differente, magari come difficoltà di minzione, ipertrofia, prostatite, ingrossamenti o addirittura tumori. I consigli che verranno dati di seguito possono venire in aiuto del dolore o della congestione, ma non devono essere presi come unico rimedio attraverso un’autodiagnosi: il ruolo dell’andrologo – e nei casi peggiori dell’oncologo – è fondamentale.
I disturbi più lievi possono dipendere da differenti fattori, come il praticare per troppe ore al giorno determinati sport come il ciclismo, le escursioni di temperatura, i pantaloni troppo stretti nella zona del cavallo, stare seduti troppo a lungo. Possono influire anche abitudini alimentari scorrette, come l’eccessivo consumo di alcol o cibi piccanti. I sintomi dei disturbi alla prostata possono essere rilevati in crescendo: si comincia con dei doloretti nella zona del perineo, la difficoltà a urinare, per poi giungere a febbre, brividi, lombalgia, sangue nelle urine e nei casi peggiori perfino impotenza sessuale.
Per questo esistono molti rimedi naturali che possono venire incontro ai disturbi e accompagnare le prescrizioni dell’andrologo. Tra le sostanze che dovrebbero essere assunte per il bene della prostata, ci sono la serenoa che è un decongestionante e uno spasmolitico, lo zinco e l’echinacea che rafforzano il sistema immunitario e i semi di zucca che hanno un effetto antiossidante. In generale, fa anche bene bere 8 bicchieri d’acqua al giorno e limitare il consumo di carne ed evitare quello di alcolici. Meglio il pesce, i tipi di pesce che contengono omega 3 in particolare. Ecco quindi i cibi che possono fungere da rimedio naturale contro i disturbi alla prostata.
pomodori e mais

Semi di zucca

I semi di zucca rappresentano un toccasana per quelle patologie meno gravi della prostata, perché sono diuretici e posseggono zinco. Si possono consumare secchi, magari durante la normale vita quotidiana, durante un film al posto dei pop corn, oppure attraverso un infuso di semi schiacchiati e mescolati in acqua bollente.

Mais

Il mais come rimedio della nonna per la prostata va utilizzato fresco, bollito nell’acqua come infuso e cotto a fuoco lento per una decina di minuti. Se ne può consumare un massimo di tre tazze a settimana.

Soia

La soia è buona e sana, tanto che può aiutare a combattere i sintomi dei disturbi alla prostata al loro primo stadio, perché contiene fitoestrogeni che potrebbero ridurre la produzione di testosterone, l’ultimo ormone che dovrebbe essere stimolato nel caso di disturbi gravi alla prostata.

Pomodori

Per evitare il cancro alla prostata è consigliata l’introduzione dei pomodori nella dieta quotidiana, perché contengono un potente antiossidante, il licopene.

Semi di anguria

L’anguria, si sa, ha un forte effetto diuretico, ma anche i suoi semi, per realizzare un infuso, possono rappresentare un ottimo rimedio naturale. Basta bollirli con acqua, far raffreddare, filtrare e bere. Attenzione alla quantità: se ne deve bere un litro di quest’infuso, per la durata di dieci giorni.

Ortica

Un altro infuso ideale per combattere i disturbi alla prostata è l’ortica. Ma la quantità consigliabile varia da persona a persona e secondo i propri disturbi, per cui è meglio consultare il medico prima di assumerla. Fonte http://www.greenstyle.it/prostata-rimedi-naturali-per-alleviare-i-disturbi-65703.html
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ENI E STATO ITALIANO: FINTE BONIFICHE!

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di Gianni Lannes

Manfredonia è uno dei 16 siti italiani ricompresi dalla legge 426 del 1998 nelle aree a grave rischio ambientale, a causa dell'inquinamento industriale provocato dall'Eni. Il ministero dell'Ambiente con decreto del 10 gennaio 2000 ha perimetrato il territorio da disinquinare. A tutt'oggi, nonostante una montagna di denaro pubblico elargita alla Syndial, ovvero alla stessa Eni, la bonifica a Manfredonia è appena al 5 per cento sulla terraferma, e addirittura a zero negli 8,5 chilometri quadrati (853 ettari) nell'area marina prospiciente il petrolchimico. Nel 2008, peraltro, l'Ispra ha trovato in questo mare anche il mercurio. Il folle progetto dell'Energas/Kuwait Petroleum  (un gigantesco deposito di gas a petrolio liquefatto da 300 mila tonnellate annue di gpl) non potrà essere mai realizzato, anche perché insiste in una di queste aree contaminate, quella del porto alti fondali. In questi ultimi 16 anni, i sindaci Prencipe, Campo e Riccardi non hanno garantito il rispetto delle leggi a difesa dell'ambiente e della popolazione, alla stregua della regione Puglia, da Fitto a Vendola fino ad Emiliano, compresi tutti i governi tricolore.







La prossima settimana, comunque, partirà la diffida al ministero dello sviluppo economico e al governo Gentiloni per bloccare il progetto di Diamante Menale e soci stranieri. In ogni caso sarà presentata una denuncia alla commissione europea per l'apertura di una procedura d'infrazione, ed un processo alla corte di giustizia europea, a carico delle irresponsabilità manifestate dalle autorità italiane a vario titolo. Nel 2017 l'Eni e lo Stato italiano saranno chiamati ufficialmente dalla popolazione di Manfredonia ad una tavolo di concertazione per risolvere il gravissimo contenzioso ed avviare il risanamento territoriale, assicurando cure gratuite alla popolazione, ed infine un congruo risarcimento economico. La sinistra farsa partitocratica e dei prenditori di regime è finita per sempre. Questo è scacco matto alla speculazione.



riferimenti:







http://www.bonifiche.minambiente.it/page_anno_5.html

http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_controllo_enti/2013/delibera_79_2013.pdf

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=energas Fonte dell'articolo: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/12/eni-e-stato-italiano-finte-bonifiche.html
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MERCURIO ENI NELL'ADRIATICO

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di Gianni Lannes

Avvelenamento infinito ed impunito. Peggio della mafia c'è soltanto l'omertà dello Stato italiano. Le autorità tricolori ad ogni livello hanno consentito all'Eni di  seminare malattie e morte in un paradiso terrestre. E' accaduto a Manfredonia, ma non solo: una strage legalizzata di ignara popolazione e ancora speculazioni in grande stile, incluse le trivelle petrolifere, a danno della gente. La legge 426 del 1998 ha inserito questa zona nei 16 siti di interesse nazionale da bonificare. Con decreto del ministero dell'ambiente datato 10 gennaio 2000, il territorio da mettere in sicurezza e bonificare è stato perimetrato. Soltanto l'area marina inquinata dall'Eni - senza contare la terraferma - si estende per 853 ettari, pari a 8,5 chilometri quadrati. Nel 2008 l'Ispra ha rilevato proprio in loco, ovvero nella zona prospiciente il petrolchimico Anic-Enichem concentrazioni abnormi di veleni industriali, ma soprattutto il letale mercurio. A tutt'oggi, grazie anche all'evidente disinteresse di tutte le istituzioni ben informate sul disastro in atto, dal ministero dell'Ambiente ai sindaci Prencipe, Campo e Riccardi, dell'ente provincia di Foggia, nonché della regione Puglia da Fitto a Vendola ed Emiliano, nonostante i recenti rilievi dell'Arpa, non è stato disinquinato un centimetro quadrato di questo mare in agonia. Proprio qui dove il pericolo sismico e idrogeologico è notoriamente presente, il governo italiano intende autorizzare l'Energas/Kuwait Petroleum ad installare un impianto produttivo di gas a petrolio liquefatto, a rischio di incidente rilevante (secondo le direttive Seveso) da 300 mila tonnellate annue. Nel 2013 l'Italia ha aderito alla convenzione mondiale di Minamata, un trattato internazionale legalmente vincolante. Siamo alla resa dei conti, al redde rationem. E' l'ora di chiamare ufficialmente dinanzi alla Commissione europea, al Consiglio d'Europa, al Parlamento Ue, alla Corte di giustizia Ue e alla Corte dei diritti dell'Uomo, lo Stato italiano e l'Eni ad un atto concreto di responsabilità, in ossequio alla Convenzione di Aarhus (chi inquina paga). Occorre una nuova etica tra giustizia sociale ed ecologia, per un progetto che abbia il rispetto della vita e la conservazione dell'ambiente, come parte fondamentale delle scelte economiche, politiche e sociali.



 riferimenti:


















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Soluzione per liberare completamente l'intestino

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colon liberare Avere una evacuazione regolare è fondamentale per stare bene in salute. La quantità di energia che abbiamo a disposizione, la capacità di assorbire i nutrienti, il nostro stato emotivo dipendono tutti dalla nostra capacità di liberarci dei rifiuti.
Sempre più persone hanno problemi di emorroidi, stitichezza, gonfiore addominale, fermentazioni, appendicite ed anche attacchi cardiaci dovuti al fatto di non evacuare correttamente, e ci sono prove scientifiche che dimostrano che una causa sta proprio nel moderno water.
Se esaminano la nostra storia ed anche i risultati dei recenti studi ci convinceremo che è proprio così. Il gabinetto moderno ci ha richiesto di cambiare la posizione che usiamo per evacuare il nostro intestino, in modo innaturale rispetto al modo in cui l’uomo e suoi organi si sono formati nel corso dell’evoluzione.
neonati istintivamente si accovacciano per defecare, e così fa la maggior parte della popolazione del mondo. Ma in qualche modo in Occidente ci si è convinti che stare seduti è più civile.
Seduto sul moderno water devi mettere le ginocchia a un angolo di 90 gradi rispetto all’ addome. Tuttavia, la posizione naturale usata da millenni è con le ginocchia molto più vicine al busto, e tale posizione cambia effettivamente le relazioni spaziali dei vostri organi intestinali e la muscolatura, ottimizzando le forze coinvolte nella defecazione.squatty pottyInfatti nella posizione seduta il muscolo puborettale del colon, che serve per controllare la fuoriuscita degli escrementi (continenza), è contratto e quindi alcuni rifiuti non vengono espulsi, infatti la posizione che assumiamo tutti i giorni sul WC rilassa solo parzialmente il muscolo puborettale e dobbiamo sforzarci molto di più per spremerle fuori (causando emorroidi negli anni). Lo sforzo supplementare ha anche  alcuni effetti biologici indesiderati, tra cui una temporanea interruzione del flusso cardiaco.
Invece nella posizione accovacciata, che è quella naturale per la fisiologia del nostro intestino, il muscolo puborettale è rilassato, l’intestino è dritto e libero di espellere completamente le feci.
“La posizione accovacciata è fin dalle origini dell’uomo la più naturale… il muscolo intestinale si raddrizza e l’evacuazione avviene senza problemi! Chi l’ha detto? Alcuni ricercatori giapponesi che hanno somministrato a un gruppo di volontari sostanze luminose. Risultato numero 1: quando siamo accovacciati il lume intestinale si raddrizza per bene e fila tutto liscio…; risultato numero 2: esistono persone molto buone e disponibili che si lasciano somministrare sostanze luminose per poi sottoporsi a radiografia mentre fanno la cacca! Due cose degne di nota!”  Dott.ssa Giulia Enders, autrice del bestseller L’Intestino Felicemuscolo puborettale                         Lo squatting (defecazione accovacciata) è il modo in cui i nostri antenati andavano in bagno fino alla metà del 19 ° secolo. Il “progresso” della società occidentale può essere in parte la colpa per più alti tassi di malattie del colon e pelviche, come descritto da un rapporto nel Israel Journal of Medical Science:
“La prevalenza delle malattie intestinali (emorroidi, appendicite, polipi, colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile, diverticolite e il cancro del colon) sono simili nei bianchi del Sud Africa e nelle popolazioni dei paesi occidentali prosperi. Tra i sudafricani neri con uno stile di vita tradizionale, queste malattie sono molto rare o quasi sconosciute”.
Secondo il Dr. Jonathan Isbit di Nature’s Platform
“Per motivi di sicurezza, la natura ha deliberatamente creato un’ostacolo all’evacuazione che può essere rimosso solo da accovacciati. In qualsiasi altra posizione, le impostazioni predefinite del colon mettono il freno alla fuoriuscita. Questo è il motivo per cui la posizione seduta convenzionale priva il colon di sostegno dalle cosce e lascia il retto soffocato dal muscolo puborettale. Questi ostacoli rendono difficile ed incompleta l’eliminazione. E’ come cercare di guidare una macchina senza rilasciare il freno a mano.
Un’evacuazione incompleta cronica, combinata con la disidratazione, permette ai rifiuti di incrostarti alla parete del colon. Il passaggio diventa sempre più ristretto e le cellule iniziano a soffocare. L’esposizione prolungata a tossine spesso innescano mutazioni maligne. “
BENEFICI DELLO SQUATTING
  • Rende l’eliminazione veloce, più facile e più completa. Questo aiuta a prevenire la “stasi fecale”, un fattore primario nel tumore del colon, appendicite e infiammazione del colon.
  • Protegge i nervi che controllano la prostata, della vescica e l’utero impedendogli di danneggiarsi con lo sforzo.
  • Sigilla saldamente la valvola ileocecale, tra il colon e l’intestino tenue; in posizione seduta convenzionale, questa valvola è supportata e le feci possono risalire anziché uscire, contaminando il tenue.
  • Rilassa il muscolo puborettale che soffoca normalmente il retto al fine di mantenere la continenza.
  • Utilizza le cosce per sostenere il colon senza sforzare altro. Lo sforzare cronico sul water può causare ernie, diverticolosi, e prolasso degli organi pelvici.
  • Un trattamento altamente efficace, non invasivo per le emorroidi, come dimostrato dalla ricerca clinica pubblicata.
  • Per le donne incinte evita la pressione sull’utero.
Da qualche anno data la necessità di voler assumere questa posizione in casa senza cambiare la struttura del proprio bagno è in commercio lo Squatty Potty, che si adatta al water permettendo di assumere la posizione accovacciata. Fino a poco tempo fa bisognava ordinarlo dall’estero mentre ora è disponibile anche in Italia cliccando qui. 
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ATTENZIONE – Stai mangiando OGM senza saperlo – Ecco la lista nera elaborata da Greenpeace degli alimenti di uso comunissimo che contengono OGM !!

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Greenpeace affonda il colpo sugli OGM e sulle aziende che ne fanno un utilizzo sistematico.
Per organismo geneticamente modificato (OGM) si intende un organismo, diverso da un essere umano, in cui il materiale genetico (DNA) è stato modificato in un modo non naturale.
Un Ogm, ovvero un organismo geneticamente modificato, è un organismo la cui materia genetica è stata alterata mediante tecniche di ingegneria genetica, altrimenti note come tecniche di Dna ricombinante. Con questo metodo si intende la combinazione in vitro di diverse molecole di Dna per creare un nuovo gene, che viene successivamente inserito in un organismo che può essere vivente o meno. Erroneamente si suole indicare tutti gli organismi Ogm come transgenici, in realtà si parla di transgenesi solo quando si inseriscono geni esogeni in un altro organismo, ovvero un ente strutturato riceve dei geni non suoi; mentre si parla di organismi cisgenici quando si ricombinano geni dello stesso organismo. In entrambi i casi si tratta sempre di Ogm.
Per ciò che riguarda il mercato,già nel 2000 Greenpeace Russia affermava: “di trenta prodotti che sono stati scelti per l’analisi il 30% contiene OGM. Diversi sondaggi hanno mostrato che i consumatori russi preferiscono i prodotti alimentari esenti da OGM o loro derivati​​. Nonostante questo, sono state adottate misure in Russia per informare i clienti circa gli OGM nei prodotti. L’atto normativo russo sulla marcatura (approvato con solo il capo ispettore sanitario) ordina di segnalare solo i prodotti che contengono più del 5% di ingredienti geneticamente modificate, mentre nell’Unione europea a norma di legge i prodotti devono essere contrassegnate se hanno più di 0,9% di OGM”
“In molti paesi dell’UE e degli USA listati di aziende che utilizzano i prodotti transgenici sono pubblicati regolarmente. Nel 2000, nella lista nera americana apparve aziende come Hersey di, Mars, Coca-Cola, Pepsi-Co, Nestle, Knorr, Lipton, Parmalat “
Ecco ad oggi, dopo 13 anni, la situazione si è evoluta e Greenpeace.org pubblica un nuovo studio affermando che le indagini non possono uniformare i mercati, ma che segnalano la tendenza della produzione di catene e aziende. Prima della lista alcune raccomandazioni:
1. Leggere le etichette. Il produttore deve indicare che la produzione di componenti OGM che è stata aggiunta (ma, in verità, non tutti lo fanno).
2. Evitare i fast food. Ci sono alimenti OGM più comunemente utilizzati.
3. Evitare il pane imbustato o a lunga conservazione
4. Quasi tutte le salsicce, la carne in scatola e salumi vengono prodotti con l’aggiunta di componenti geneticamente modificati. Di solito i prodotti senza componenti geneticamente modificate non possono essere così a buon mercato.
Possiamo quindi stilare una lista di operatori del mercato alimentare, che sono soliti utilizzare OGM per la realizzazione dei loro prodotti:

Società di produzione Kellog “s
  • Corn Flakes (cereali)
  • Frosted Flakes (cereali)
  • Rice Krispies (cereali)
  • Corn Pops (fiocchi)
  • Schiaffi (fiocchi)
  • Froot Loops (anelli di cereali colorati)
  • Di Apple Jacks (cereali-ring con il gusto di mela)
  • All-Bran Apple Cinnamon / Blueberry (crusca sapore di mela, cannella, mirtillo)
  • Gocce di cioccolato (gocce di cioccolato)
  • Pop Tarts (sfoglia ripiena di tutti i gusti)
  • Nutri-grain (brindisi pieno di tutti i tipi)
  • Crispix (biscotti)
  • Smart Start (fiocchi)
  • All-Bran (Flakes)
  • Just Right Fruit & Nut (fiocchi)
  • Miele Crunch Corn Flakes (cereali)
  • Raisin Bran Crunch (cereali)
  • Cracklin “crusca di avena (fiocchi)
Società Hershey‘s
  • Toblerone (cioccolata, tutti i tipi)
  • Mini Baci (cioccolatini)
  • Kit-Kat (barretta di cioccolato)
  • Baci (cioccolatini)
  • Chips di cottura semi-dolci (biscotti)
  • Chocolate Chips di latte (biscotti)
  • Reese “s Peanut Butter Cups (burro di arachidi)
  • Scuro speciale (cioccolato fondente)
  • Cioccolato al latte (cioccolato al latte)
  • Sciroppo di cioccolato (sciroppo di cioccolato)
  • Dark Chocolate Syrup speciale (sciroppo di cioccolato)
  • Strawberry Syrop (sciroppo di fragola)
Mars
  • M & M “s
  • Snickers
  • Via Lattea
  • Twix
  • Nestle
  • Crunch (fiocchi di riso al cioccolato)
  • Cioccolato al latte Nestle (cioccolato)
  • Nesquik (bevanda al cioccolato)
  • Cadbury (Cadbury / Hershey “s)
  • Fruit & Nut
Heinz
  • Ketchup (regolare e senza sale) (ketchup)
  • Chili Sauce (salsa di peperoncino rosso)
  • Heinz 57 Steak Sauce (con sugo di carne)
Hellman’s
  • Reale Maionese (maionese)
  • Maionese Light (maionese)
  • Maionese Low-Fat (maionese)
Società Coca-Cola
  • Coca-Cola
  • Sprite
  • Cherry Coca
  • Minute Maid Arancione
  • Minute Maid Uva
Società PepsiCo
  • Pepsi
  • Pepsi Cherry
  • Mountain Dew
Società Frito-Lay / PepsiCo (componenti OGM possono essere presenti nel petrolio e altri ingredienti)
  • Potato Chips (tutti)
  • Cheetos (tutti)
Società Cadbury / Schweppes
  • 7-Up
  • Dr. Pepe
Pringles (Procter & Gamble)
  • Pringles (patatine fritte con sapori originali, Magro, Pizza-licious, Sour Cream & Onion, Salt & Vinegar, Cheezeums)
(lista emanata da Greenpeace.org)
Tornando a noi, con l’introduzione di Ogm e avvelenando pasta e pane dal 2004 ad oggi la vita media sana è crollata in Italia di almeno 10 anni (fonte Eurostat ufficiale) proprio, guarda caso, dall’anno in cui entrarono gli OGM negli alimenti.
Tra l’altro, nel 2012 la Corte di Giustizia ha condannato l’Italia per avere vietato la coltivazione di mais Mon810 alla multinazionale statunitense Pioneer Hi Bred che, nel 2008, aveva fatto causa al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per non avere permesso alla sua filiale italiana di coltivare il cereale sviluppato da Monsanto. Secondo la Corte, se la coltivazione di una pianta geneticamente modificata è già stata autorizzata dall’Unione, non c’è sovranità nazionale che tenga, e ogni Stato membro si deve adeguare. Cosa che l’Italia, in effetti, non ha mai fatto, preferendo prendere tempo ed evitando di agire. La vittoria dei produttori di Ogm, dunque, può essere vista come una conseguenza delle lacune normative italiane, e dell’assenza di leggi regionali che regolino la coesistenza di varietà tradizionali e geneticamente modificate. E’ una lotta impari per la potenza di queste multinazionali e per la perversità dei loro prodotti sul mercato, unita alla disinformazione dei mass media. Cerchiamo tutti di dare un piccolo contributo per un nuovo consumo etico e consapevole.
http://curiosity2015.altervista.org/attenzione-stai-mangiando-ogm-senza-saperlo-ecco-la-lista-nera-elaborata-da-greenpeace-degli-alimenti-di-uso-comunissimo-che-contengono-ogm/
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DOLORI MESTRUALI: 10 RIMEDI NATURALI PER ALLEVIARLI

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dolori mestruali


dolori mestruali possono rappresentare dei piccoli fastidi sopportabili per alcune donne, ma trasformarsi in veri e propri disturbi debilitanti per altre, che possono sentirsi oppresse da essi nel corso dei giorni del ciclo.
Durante i giorni meno amati del mese, il corpo chiede ad ogni donna in età fertile di concedersi un momento di riposo, affinché essi possano trasformarsi in una vera e propria fase di rigenerazione e di purificazione. Una maggiore cura dell'alimentazione ed il ricorso ad alcuni semplici rimedi naturali possono rappresentare un'ottima occasione per prendersi maggiormente cura di se stesse ed accogliere i giorni delle mestruazioni con uno spirito del tutto nuovo.

1) Tisane

Le tisane sfruttano le proprietà curative delle piante e delle spezie al fine di calmare i dolori mestruali, alleviare il gonfiore e regalare una sensazione di relax e benessere generale, che può contribuire ad affrontare al meglio i giorni del ciclo. Tra le erbe e le spezie a cui potrete fare ricorso per la preparazione di tisane da consumare due o tre volte al giorno (calcolando una dose di erbe o spezie di due cucchiaini per tazza) vi sono:
- Camomilla: due cucchiaini di capolini secchi per ogni tazza.
Foglie di lampone: già a partire da due o tre giorni prima dell'arrivo del ciclo.
Zenzero: un cucchiaino di zenzero in polvere da versare in ogni tazza d'acqua bollente.
Cannella: nelle stesse dosi dello zenzero, aiuta in caso di flusso abbondante,
Menta: favorisce l'arrivo del ciclo nel caso di ritardi dovuti allo stress o al cambio di stagione.

2) Compresse

Lasciare in infusione un pezzetto diradice di zenzero grattugiato in acqua bollente per una quindicina di minuti, quindi lasciare raffreddare ed immergere nel liquido un panno di cotone che dovrà essere strizzato ed applicato sull'addome. Si tratta di un metodo che permette di alleviare i dolori causati dai crampi mestruali e che, soprattutto, costringe ogni donna a concedersi un momento di riposo, spesso richiesto dall'organismo durante i giorni del ciclo. L'infuso di zenzero può essere sostituito da un infuso di camomilla.

3) Pediluvi

Un ottimo pediluvio per alleviare i crampi mestruali può essere realizzato sciogliendo due cucchiai di senape in polvere in un catino d'acqua calda. Altre spezie o erbe aromatiche adatte a tale impiego sono la cannella, lo zenzero, i chiodi di garofano ed il timo. Dopo il pediluvio i piedi possono essere massaggiati con gel d'aloe vera, per prolungare il momento di relax.

4) Oli essenziali

Tra gli oli essenziali considerati efficaci al fine di alleviare i dolori mestruali vi sono quelli di lavanda, camomilla, maggiorana e geranio. Essi possono essere utilizzati per la realizzazione di oli da massaggio diluendone poche gocce in un olio vegetale di base come l'olio di mandorle dolci o l'olio d'oliva. Gli oli da massaggio ottenuti potranno essere utilizzati da applicare su piedi, gambe e addome, per alleviare dolori e sensazione di affaticamento.

5) Aromaterapia

Gli stessi oli essenziali sopraindicati possono essere utilizzati singolarmente per dedicarsi dei trattamenti casalinghi di aromaterapia, a patto di avere con sé un bruciaessenze nella cui vaschetta versare un po'd'acqua e quattro o cinque gocce dell'olio essenziale prescelto, la cui fragranza dovrà essere diffusa nelle stanze della casa che frequentate maggiormente.

6) Unguento curativo

Un unguento da massaggiare sull'addome per alleviare i dolori mestruali può essere preparato sciogliendo a bagnomaria 50 grammi di burro di karitè ed aggiungendo ad esso un cucchiaio di oleolito o macerato di calendula, oppure 10 gocce di olio essenziale di calendula. Si dovrà mescolare bene il composto preferibilmente con una bacchetta o cucchiaino in legno e versarlo in un barattolino di vetro a chiusura ermetica.

7) Oleolito alla calendula

Per la preparazione dell'oleolito alla calendula vi occorreranno 50 grammi di fiori di calendula essiccati e 250 millilitri di olio extravergine d'oliva o di girasole spremuto a freddo. Disponete i fiori sul fondo di un barattolo di vetro, versatevi l'olio e richiudete. Conservate al buio per due settimane, agitando il barattolo almeno una volta al giorno. A questo punto potrete aprire il barattolo, filtrare l'oleolito e conservarlo in una bottiglietta di vetro scuro. Esso potrà essere impiegato per la preparazione dell'unguento del punto precedente o utilizzato puro per effettuare massaggi all'addome.

8) Sali da bagno

I sali da bagno possono essere utilizzati per concedersi un momento di relax nella vasca o attraverso un pediluvio. Procuratevi del sale grosso integrale e contate di aggiungere 10 gocce di olio essenziale di lavanda ogni 100 grammi di sale. Alla preparazione potrete aggiungere anche una manciata di fiori di lavanda essiccati. Conservate in barattoli di vetro ben chiusi.

9) Cibi da evitare

Tra gli alimenti considerati in grado di provocare dei fastidi durante i giorni delle mestruazioni, compresi crampi, mal di testa, sonnolenza e continuo desiderio di assumere dolci, vi sono: alcol, zucchero raffinato, cibi particolarmente piccanti, snack dolci confezionati, fritture e latticini. Essi dovrebbero dunque essere eliminati o evitati il più possibile già a partire dalla settimana che precede il ciclo.

10) Cibi da preferire

Oltre a non dimenticare di bere acqua a sufficienza e di idratarsi anche grazie alle tisane indicate ai punti precedenti, si dovrebbe provare ad arricchire la propria alimentazione con ortaggi, frutta e verdure a foglia verde, da condire con spezie come lo zenzero, i semi di finocchio, il timo, i semi di lino, la cannella e i chiodi di garofano in polvere. Tali spezie sono considerate alla stregua di veri e propri medicinali naturali in grado di alleviare i fastidi più comunemente accusati dalle donne durante il ciclo. Fonte: https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/8375-rimedi-naturali-dolori-mestruali 
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L’INCUBO MENINGITE E IL TEST CHE “CREA” L’EPIDEMIA; DATI OMESSI E VERITÀ NON DICHIARATE,LA FRODE CONTINUA.

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Il ritorno della meningite, le falsità e le omissioni che inchiodano una frode volutamente pianificata.

I dati CONFERMANO che non vi è alcuna epidemia.

MENINGITE E LA NUOVA FARSA DEL TEST CHE crea l’epidemia.

Vacciniinforma ringrazia di cuore i professionisti che hanno collaborato nella stesura di questo reportage.

Come possiamo essere sicuri che il test sia sicuro? Un test molecolare brevettato ,alcuni hanno scritto addirittura che sia un sistema nuovo efficace , ma qual è la verità?

Si parla di Abbott RealTime,e quindi di PCR (reazione a catena della polimerasi),inventata dal prestigioso Kary Mullis il quale ha dichiarato quanto segue:

“La Abbott Realtime test è destinato all’uso in combinazione con presentazione clinica e altri marker di laboratorio per la prognosi della malattia e per l’uso come un aiuto nel valutare la risposta virale al trattamento antiretrovirale come misurato da cambiamenti nei livelli plasmatici di HIV-1 RNA. Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.”

Tale tecnica, inventata da Kary Mullis negli anni 90, e per la quale Mullis ottenne il premio Nobel nel 1993, è parte della screening diagnostico e prognostico delle infezioni da HIV (ad oggi mai fotografato,ricordiamolo); in base a questo test si decide quando, quanti e quali farmaci somministrare a vita al paziente.

Ma lo stesso Mullis ha affermato che la sua tecnica “non è in grado di identificare virus”perché è una metodica di amplificazione aspecifica (Mullis stesso affermò “La PCR amplifica anche l’acqua”) di piccoli frammenti di codice genetico.
Caratteristiche dell’Abbott RealTime
(Potete scaricare gratuitamente il relativo foglietto illustrativo Abbott_RealTime foglietto illustrativo )


“Questo test non è destinato ad essere utilizzato come test di screening dei donatori per HIV-1 o come test diagnostico per confermare la presenza di HIV-1.”

Strano che sui giornali questa importantissima verità non venga comunicata ai contribuenti i quali pagano le tasse e mantengono questo sistema sanitario al collasso. Diversi gli articoli che vantano il prestigio di questa grande invenzione (avremmo potuto capirlo se fossero stati loro ad inventarla ma non è così), diversi gli articoli che parlano di questa tecnica miracolosa senza dichiarare il vero e la realtà dei fatti.

Ancora una volta ci troviamo dinnanzi un’epidemia volutamente costruita ma ora, la nostra attenzione si sposta sul fantomatico “nuovo” test brevettato .

Riprenderemo il discorso su questo “nuovo” e miracoloso test molecolare (in grado -dicono loro- di trovare lo stesso “Hiv” ad oggi né visto,né fotografato) in seguito; ora focalizziamoci sui dati reali di questa “epidemia”.

Toscana,la regione nel mirino dei casi di meningite in soggetti VACCINATI.

Innanzitutto ricordiamo che la meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è di origine infettiva o virale(detta meningite asettica ,non ha gravi conseguenze e si risolve nell’arco di una decina di giorni). I batteri più spesso responsabili sono Neisseria Meningitidis (meningococco) il quale è un ospite frequente nelle prime vie respiratorie,ed’è giusto dire che esiste un consistente numero di soggetti nella popolazione che presenta questo batterio nel rinofaringe (il “nuovo test” ovvero l’Abbott RealTime, serve proprio a questo,è bene che se ne parli e che si dica apertamente).

Sono stati identificati 13 sierogruppi ma 5 (A,B,C,W135,Y) quelli che maggiormente causano meningite e altre malattie gravi; i sierogruppi B e C sono i più frequenti in Europa (da qui, la pressione dei governi per l’iperimmunizzazione di massa verso i suddetti,nonostante le linee guida contrarie sulla vaccinazione contro il meningococco B da parte dello stesso AAP, a cui nei correlati troverete il riferimento).

Si,avete letto bene,lo stesso American Academy of Pediatrics (notizia di gennaio 2015) NON raccomanda la vaccinazione di routine dei bambini tra i 2 mesi e i 10 anni di età a meno che non vi siano dei rischi di malattie meningococcica; forse ai media è sfuggita volutamente questa importante notizia?

Ricordiamo per ultimo ma non meno importante,che dal 2% al 30% dei bambini sani in periodo non endemico ,vengono definiti come PORTATORI ASINTOMATICI, e questo dato di fatto,non è correlato ad alcun reale rischio di meningite e dell’epidemia volutamente messa in piedi per speculare sulla vaccinazione e sul fantomatico nuovo test che, proprio nuovo, non è.

Finita la premessa,a nostro avviso ,fondamentale per la comprensione della malattia,torniamo ai dati.

Come giustamente dichiarato dal Dr.Serravalle,ricordiamo che l’epidemia meningococcica (questa è la definizione dell’Organizzazione Mondiale della sanità) può essere definita tale quando si verificano un numero > di 100 casi/100.000 abitanti/anno, e sicuramente non riguarda il nostro paese.

“Nel 2015 in Toscana sono stati notificati 38 casi di meningococco di cui 31 appartenenti al sierogruppo C (e questa è una vera anomalia), 5 al sierogruppo B, 1 al sierogruppo W, 1 caso non risulta tipizzato, con 7 decessi di cui 6 riconducibili al sierogruppo C e 1 al sierogruppo B. I casi hanno riguardato in particolare le aree metropolitane di Firenze ed Empoli, per poi spostarsi verso le aree costiere (Pisa, Viareggio, Massa) nei mesi estivi e tornare nelle aree metropolitane in autunno. Insomma, si parla di epidemia dimenticando che queste, sono zone con maggiore densità abitativa. Altrettanto vero è che se non vi erano stati casi nel Senese invece,la tv ha trovato il modo per non risparmiare l’epidemia mediatica infatti, anche in quel territorio è stato proclamato un “Vaccino day-Meningite “il 27 febbraio 2016, e non solo li.

I 31 casi di meningite da meningococco C su 3.750.511 abitanti indicano che l’incidenza è di 0,83 casi su 100.000 toscani, il che colloca la regione nel range più basso tra i paesi, dopo Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, ma anche Austria Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Serbia, Slovacchia e Slovenia.

Si può perciò dichiarare tranquillamente che da noi non vi è alcuna epidemia.

I casi di meningite da pneumococco in Toscana nello stesso periodo sono stati 42, quelli da Listeria monocytogenes, un germe che può contaminare ortaggi, verdure, carni, formaggi molli, cibi preparati come hamburger e hot dog, paté di carne, salumi, burro sono stati 4.

Ma questi fanno poca notizia. Non se ne parla,come mai?

La paura e l’allarmismo, dove non serve.

La colpa della vaccinazione di massa qual è? L’aumento di infezioni provocate da alcuni sierotipi è correlabile al grande utilizzo del vaccino?

In Italia, sempre nel 2015, i casi totali di meningite da meningococco sono stati 174, in Lombardia sono stati 46. I casi totali da pneumococco sono stati 647, di cui 181 in Piemonte e 113 in Emilia-Romagna, senza per questo suscitare particolare allarmismo. Su scala nazionale, i casi di meningite da Listeria nel triennio 2011-2014 sono stati sempre abbondantemente superiori a quelli da meningococco C (Fig. 1), eppure tutti siamo spaventati solo da quest’ultimo.


La somministrazione di massa del vaccino in uso quindi,sta provocando un preoccupante fenomeno: l’aumento di incidenza di infezioni,provocate da altri sierotipi.

Oggi,un dato reale e sconcertante, riguarda la maggiore diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici,con inevitabili conseguenze pertanto,sulla possibilità di efficacia terapeutica. Se a questo, aggiungiamo l’inesattezza di un test “troppo specifico”, che nulla avrebbe a che fare con la diagnostica reale dei casi,siamo davvero al delirio.

Il vaccino è sicuro? Guardando i dati,la risposta è “NO”.

La Fig. 2 illustra l’andamento della meningite da meningococco C in Italia: è evidente come la malattia si sia mantenuta costante dal 1994 al 2001, abbia registrato un incremento significativo dal 2002 al 2005, seguita, dal 2006 da brusca riduzione, poi lievi oscillazioni del numero dei casi. I dati del 2015 sono identici a quelli del 2008. Non è possibile attribuire la riduzione dei casi segnalata dal 2006 all’introduzione della vaccinazione dal momento che solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e che solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni.



Immunogenicità? Di quale percentuale parliamo? Il vaccino non è efficace al 100%?

Menjugate e Menveo,quali sono i nei ad oggi mai visti di questi due vaccini?

Dalla scheda tecnica del Menjugate:
La necessità di una dose di richiamo in soggetti già immunizzati con una singola dose (ovvero soggetti di età superiore ai 12 mesi immunizzati precedentemente) non è stata ancora accertata.
Non esistono dati su adulti con età pari o superiore a 65 anni
Immunogenicità: non sono stati eseguiti studi clinici prospettici di efficacia.

Il Dr Serravalle continua, affermando quanto segue:

“Quindi,l’efficacia del Menjugate dopo 1 mese dalla somministrazione è del 78% nella fascia d’età 1-2 anni (epoca in cui il vaccino si somministra abitualmente), del 79% nella fascia 3-5 anni, per aumentare all’84% tra gli 11 e 17 anni e al 90% tra i 18 e 64 anni.

Anche la scheda tecnica di Menveo, andrebbe letta ai genitori e alle famiglie per fornire informazioni su efficacia e durata dell’immunità conferita,poiché la sua immunogenicità verso il siero gruppo C è del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini 2-10 anni. I risultati sono migliori per gli adolescenti: l’84% 1 mese dopo la vaccinazione”.

Ringraziamo il Dr.Serravalle per le sue considerazioni e ricordiamo altresì la pubblicazione su PEDIATRICS dello studio (febbraio 2015) inerente all’aumento significativo del rischio di malattia pneumococcica e di un esito fatale tra i bimbi con comorbilità rispetto ai bambini sani.



Gli autori dello studio concludono “i sierotipi non inclusi nel vaccino coniugato attualmente disponibile,sono più frequenti e rappresentano la causa della malattia” (http://www.medscape.com/viewarticle/839127).

Non dimenticando gli effetti indesiderati,alleghiamo le importanti reazioni al vaccino,quale La sindrome di Guillain Barre ,conosciute bene dal CDC e dalla stessa FDA(http://fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/2005/ucm108494.htm ).

Ricordiamo infine che nessun vaccino è del tutto sicuro o sempre efficace, e che le reazioni avverse sono sempre presenti, come per qualsiasi altro farmaco. Consultando i dati del Vaers, Vaccine Adverse Event Reporting System, il sistema di vaccino vigilanza americano, ne abbiamo la conferma. Lo stesso CDC nella sua pagina scrive che nessun vaccino è sicuro al 100% (http://www.vacciniinforma.it/?p=3587 )

Ricordiamo in ultimo che la rivista medica JAMA ha pubblicato le reazioni avverse riportate in USA durante i primi due anni (2000-2002) di utilizzo di massa del vaccino antipneumococcico eptavalente (quello in uso anche in Italia). Si tratta di oltre 4154 reazioni avverse presentate da bambini e adolescenti, con un’incidenza di 13,2 segnalazioni ogni 100.000 dosi distribuite.

Le segnalazioni più frequenti riguardano: febbre, reazione nel punto di inoculo, pianto anomalo e prolungato, rash cutaneo, orticaria, dispnea, disturbi gastrointestinali, artrite pseudosettica. Reazioni gravi sono state segnalate nel 14,6%, con 117 morti e 34 casi di infezione invasiva da pneumococchi, che con alta probabilità denotano, l’inefficacia della vaccinazione per quei soggetti.

Eventi immuno-mediati sono stati registrati nel 31,3% delle segnalazioni. 14 pazienti hanno presentato reazione anafilattica. Altri 14 pazienti hanno sviluppato trombocitopenia ed altri 6 malattia da siero. Nel 38% delle segnalazioni si sono avuti sintomi neurologici. Convulsioni sono state descritte in 393 segnalazioni.


Tra gli effetti collaterali del vaccino antimeningococco C sono stati segnalati, oltre a febbre, mal di testa, orticaria, parestesia, tumefazione nella sede della puntura, sindrome di Guillane-Barré, anemia emolitica, encefalomielite acuta disseminata, porpora di Schonlein-Henoc e casi di meningite comparsi immediatamente dopo la somministrazione del vaccino e da questo causate. In realtà quello di cui abbiamo bisogno, quello che i giornali non dicono, quello che le istituzioni mediche spesso trascurano, è la creazione, anche per le vaccinazioni antimeningite, così come per tutti i vaccini, di un sistema di sorveglianza che valuti obiettivamente efficacia e sicurezza.
PIÙ CASI,PIÙ VACCINI. IL TEST CHE SMASCHERA LA FINTA EPIDEMIA.


Dopo aver chiaramente descritto tutto,torniamo a parlare del test,riportando le parole di colui che lo ha creato.


Non è assolutamente un test nuovo e rivoluzionario (come invece è stato scritto sui giornali quali repubblica,la nazione, etc) .


“il sistema di diagnosi batteriologica da un contributo “salvavita” alla salute pubblica: il metodo consente – con la macchina Real Time, utilizzata anche per la ricerca del virus Hiv – a tempo di record, al massimo in 45 minuti (contro i due giorni della coltura batterica che a volte impiega anche una settimana, quando non fallisce) di riconoscere il batterio responsabile della meningite e di altre infezioni”.


Dissentiamo da ogni affermazione scritta inerente a questo sistema di diagnosi che (ricordiamolo) non può essere utilizzato e questo lo afferma CHI LO HA INVENTATO,ovvero,lo stesso Mullis.


Non è un nuovo metodo, e considerando che, quello della Toscana è un falso allarme alimentato dai media,ricordiamo altresì che lo stesso OMS , parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno, abbiamo ben capito la motivazione dell’utilizzo dell’Abbott RealTime, un test GRAZIE al quale (loro stessi lo dichiarano) si rileverebbero moltissimi casi in più .


Paradossalmente, il più grande problema della PCR deriva proprio dalla sua elevata sensibilità ed efficienza. In effetti la reazione risulta molto sensibile alla presenza di materiale genetico contaminante che si può trovare in differenti posti: strumentazione, operatore, ambiente esterno.


Una delle maggiori fonti di contaminazione consiste nell’apertura di provette contenenti materiale amplificato (contaminazione da carry over) il quale, a seguito dell’apertura del recipiente, può disperdersi nell’aria sotto forma di aerosol che potrebbe contaminare successive PCR.


Considerato che non vi è alcuna epidemia e che in toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83 di che stiano parlando?


E perchè non viene specificato l’utilizzo di un test molecolare che diagnostica innumerevoli casi in più di meningite?


In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino.


Test molecolare? Quello che serve per creare a tavolino la finta epidemia; peccato che qualcuno si sia dimenticato di far sparire le affermazioni di Kary Mullis.
“TEST” PCR


Questo test genetico, chiamato PCR (Reazione a catena della Polimerasi), viene utilizzato per “confermare” e monitorare l’intensità dell’infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue (IN QUESTO CASO, viene utilizzata per trovare più casi di meningite; tutto ciò dopo la perdita di milioni di dollari susseguita alla mancanza di analisi dei cittadini che hanno perso fiducia anche nella tematica HIV /AIDS, protratta in maniera meschina da anni) .


Qualche appunto di microbiologia medica che dimostrano come funziona la PCR.










La PCR è controindicata quando il patogeno esiste davvero,figuriamoci quando non si conosce nemmeno ciò che si cerca.


Ancora qualche dubbio sulla panzana di casi che ci viene propinata?


A voi le considerazioni,noi crediamo solo ai dati di fatto.


Un test talmente specifico da trovare il batterio ovunque,questa non è prevenzione ma un piano ben organizzato,dall’inizio alla fine.


In ultimo per concludere,c’è la palese contraddizione delle autorità che da un lato lanciano allarmismi (spingendo al vaccino) e dall’altra minimizzano il problema quando gli si fa notare che stanno creando un grave danno al turismo.


Dai virologhi agli assessori arrivano parole molto dure su chi non si vaccina ; gli stessi sostengono questa epidemia inesistente (non supportata da alcun dato scientifico) arrivando a danneggiare il turismo.


Gli albergatori toscani hanno perso lavoro (la maggior parte dei turisti che ha cancellato le prenotazioni erano esteri,parliamo di germania,america,francia etc); dinnanzi alla rabbia,qualcuno dovrà spiegare e dare delucidazioni assumendosene tutta la responsabilità.


Se è vero che dobbiamo tutti vaccinarci perché siamo in emergenza, allora dovrebbero raccomandare la vaccinazione anche ai turisti e a chiunque vada in quei posti della Toscana.


Siamo solidali con il Dr.Serravalle,il quale non ha avuto spazio (come accade di solito,viviamo in dittatura,è bene ricordarlo) il 5 aprile su Radio Rai1.


Invitiamo i gentili lettori ad ascoltare esattamente la trasmissione (riportato il link di seguito) ; il minuto 37 è particolarmente interessante e divertente per il dr. Rezza il quale,sui messaggi degli albergatori arrabbiati,cerca di sdrammatizzare dopo aver creato allarmismo.


A supportare le parole basate su evidenze scientifiche e dati ufficiali del Dr Serravalle, c’era anche il Dr Tancredi Ascani,il quale è intervenuto scrivendo quanto segue senza ricevere però,alcuna risposta:


“quella della Toscana è un falso allarme alimentato dai media. Secondo l’OMS si parla di epidemia quando vi sono più di 100 casi di meningite per 100 mila abitanti in un anno. In toscana l’incidenza nel 2015 è stata solo dello 0,83. Ma di che stiamo parlando? E perchè non dite che state usando un test molecolare che diagnostica fino a 2/3 di casi in più di meningite? In altri Paesi europei con incidenze ben superiori non c’è nessun allarmismo e nessuna rincorsa folle al vaccino”.


L’intervento del Dr Tancredi Ascani è stato letto dalla conduttrice (al minuto 25.30) ma nessuno ha dato una risposta alle sue affermazioni e quesiti. Questo dimostra e conferma la poca voglia di fare chiarezza.


La censura non è più accettabile.


(Di seguito il link della trasmissione).
Radio Rai,trasmissione del 5 aprile 2016


Purtroppo i medici onesti ne fanno le spese. I cittadini, i genitori e quindi tutti noi contribuenti,ci stiamo rendendo conto delle bugie e delle omissioni perpetrate da anni.


Noi vogliamo verità e continueremo nonostante la censura e le minacce,a divulgare tutto ciò che può essere utile al fine di comprendere.


Sarebbe il caso di guardare le evidenze e smetterla con questa farsa triste e indecorosa. Non solo i media,ma perfino le radio si prestano ad un teatrino ridicolo.


Nonostante ciò, altrove c’è chi lotta. In Francia,seguiamo il caso dei lotti ritirati. In Italia aspettiamo una svolta.
http://www.vacciniinforma.it/?s=meningitec


RIFERIMENTI


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Jafri et al.: Global epidemiology of invasive meningococcal disease. Population Health Metrics 2013 11:17.


http://sienafree.it/salute-e-benessere/257-salute/78858-meningite-vaccino-day-sabato-27-febbraio-sul-territorio-della-provincia-di-siena-modalita-della-giornata


http://www.iss.it/binary/mabi/cont/Report_MBI_20151223_v4.pdf


http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110281&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-1


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Christensen H, May M, Bowen L, Hickman M, Trotter C L. Meningococcal carriage by age: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2010 Dec;10(12):853-61.


Soriano-Gabarró M, Wolter J, Hogea C, Vyse A. Carri age of Neisseria meningitidis in Europe: a review of studies undertaken in the region n. Expert Rev Anti Infect Ther. 2011 Sep;9(9).


Dominique A. Caugant, Georgina Tzanakaki & Paula Kr iz. Lessons from meningococcal carriage studies. FEMS Microbiol Rev 31 (2007) 52–63


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The immunological basis for immunization series: module 15 – meningococcal disease. Geneva, World Health Organization, 2010. (Available from http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241599849_eng.pdf).


http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110282&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016-Allegato-2


Il Tirreno 7 settembre cronaca di Pisa


http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2015/10/24/meningite-un-caso-a-pisa-profilassi-per-pendolari-treno_69b4442c-3e5e-486e-b221-ec671008f9f8.html


http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5110279&nomeFile=Delibera_n.85_del_16-02-2016


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ttp://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/lizioli.asp


http://www.epicentro.iss.it/discussioni/meningiti/meningiti.ap


Versione on-line di Green n°13 aprile-maggio 2008. 10 domande sulla meningite meningococcica http://www.incaweb.org/green/n0013/index.htm)


http://www.assis.it/la_meningite_in_toscana/


















ALLEGATI “ABBOT REAL TIME” IL TEST FASULLO


http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi/allegati/b000842/Allegato%20A%20-%20Lotto%202.pdf  http://www.vacciniinforma.it/2016/04/08/lincubo-meningite-e-il-test-che-crea-lepidemia-dati-omessi-e-verita-non-dichiaratela-frode-continua/4185
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