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MENINGITE? GRAVISSIMA DISINFORMAZIONE E PROCURATO ALLARME

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Meningite? Gravissima disinformazione e procurato allarme
acciniinforma condivide le affermazioni del Dr. Tancredi Ascani 
MENINGITE, QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO
tancredi-ascani
_ Si definisce a “bassa incidenza” un Paese che ha “meno di 2 casi di meningite meningococcica ogni 100 mila abitanti” in un anno.
Nel 2015 in Italia sono stati segnalati 196 casi di malattia invasiva da meningococco con un’incidenza pari a 0,32 casi per 100.000 (dati Epicentro). L’Italia si conferma quindi tra i Paesi a PIU’ BASSA INCIDENZA DI MENINGITE meningococcica in Europa.

NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI, CON INCIDENZE BEN MAGGIORI DELLE NOSTRE, NON C’È NESSUNA EMERGENZA MENINGITE.

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DAL SITO EPICENTRO: “IN ITALIA, L’INCIDENZA DELLA MENINGITE DA MENINGOCOCCO È MINORE RISPETTO AL RESTO D’EUROPA: OGNI ANNO VENGONO SEGNALATI CIRCA 200 CASI, PARI A 3 CASI OGNI 1.000.000 ABITANTI RISPETTO AD UNA MEDIA EUROPEA DI 14/1.000.000”.
E’ da sempre stato così con lievi oscillazioni che sembrano non seguire le vaccinazioni anti meningite: da notare infatti che i casi di meningite meningococcica risultano numericamente simili tra il 1998 (epoca pre-vaccinale) e il 2013. Solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni. Addirittura proprio dal 2012 si nota un nuovo aumento di casi da sierogruppo C che risultano superiori ai casi della fine degli anni 90.
Da notare che negli anni 2003-2005 abbiamo avuto molti più casi di meningite da meningococco rispetto a quest’anno ma, non andando di moda conteggiare e mettere in prima pagina ogni caso con titoli allarmanti, nessuna psicosi di massa da meningite si è verificata.
«La meningite può essere determinata da diversi agenti batterici e virali, ha una bassa contagiosità, ossia solo una piccola parte di chi viene a contatto con l’infetto o il portatore si ammala a sua volta e quindi l’allarmismo delle ultime settimane non è giustificato dal punto di vista sanitario». Carlo Signorelli, presidente uscente della Società italiana di igiene (Siti) (5 Dicembre 2016);
_ Si definisce EPIDEMIA di meningite un’incidenza “superiore ai 100 casi ogni 100 mila” in un anno. Noi, come precedentemente scritto, siamo intorno a 0,3. Chiunque vada a dire in giro che vi è una qualche epidemia di meningite in Italia sta facendo una GRAVISSIMA DISINFORMAZIONE e PROCURATO ALLARME.
_ in Toscana negli anni 2015-2016, su una popolazione di 3 milioni e 750 mila persone, è stato riportato un lieve aumento di casi, portando l’incidenza a 0,83 casi nel 2015 e ancor meno nel 2016. Siamo sempre quindi ad un’incidenza BASSA (sempre ben al di sotto i 2 casi per 100 mila abitanti che caratterizzano i paesi a bassa incidenza di meningite).
Ma non solo, IN TOSCANA DAL 2015, A DIFFERENZA DI TUTTE LE ALTRE REGIONI, SI E’ INIZIATO AD USARE UN TEST MOLECOLARE CHE DIAGNOSTICA IL TRIPLO DEI CASI RISPETTO AI NORMALI ESAMI COLTURALI USATI NELLE ALTRE REGIONI. “E’ per questo che la regione Toscana sembra avere 3 volte più casi rispetto alle altre regioni”. Queste sono le inequivocabili parole di Chiara Azzari, responsabile centro di immunologia pediatrica ospedale Meyer.
Lo dicono loro quindi, l’aumento dei casi riportati, SOLO IN TOSCANA, è dovuto in gran parte, se non totalmente, al test usato! E questo nessuno lo specifica nei nostri media, tutti presi a far solo allarmismo e a spingere al vaccino come se fossimo in piena epidemia di meningite e come se il vaccino fosse innocuo come bere un bicchier d’acqua.
_ Cosa dicono le linee guida internazionali? 
L’ American Academy of Pediatrics così si è espressa nel 2014: “la vaccinazione di routine nei bambini in buona salute dai 2 mesi ai 10 anni non è raccomandata in assenza di un incrementato e persistente rischio di malattia meningococcica.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione su larga scala solo nei Paesi con tassi endemici alti (>10 casi/100.000 abitanti/anno) o intermedi (2-10 casi/100.000 abitanti/anno) di malattia invasiva meningococcica.
Noi, ricordo ancora una volta, siamo un Paese a BASSA incidenza di malattia meningococcica.
_ Chi sono i più colpiti? “L’incidenza maggiore del virus si è registrata nella fascia di età 20-29 anni… L’età media delle persone decedute è invece di 52 anni” Assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi.
_ Il vaccino è efficace?
I dati parlano da soli. Nel 2016 in Toscana ci son stati 29 casi (e 6 decessi), 13 erano vaccinati, il 45% quindi. La vaccinazione può offrire una protezione individuale, può ridurre il rischio di contrarre la malattia, ma non funziona per tutti e l’efficacia pare essere di breve durata.
Il vaccino coniugato contro il meningococco C ha mostrato un’efficacia nei bambini del 97% entro un anno dalla vaccinazione, che diminuisce già al 68 % dopo 1 anno.
Uno studio inglese afferma solo l’8-12% dei bambini che avevano completato il ciclo vaccinale con 3 dosi avevano anticorpi protettivi a 4 anni
(Borrow R et al. Antibody persistence and immunological memory at age 4 years after meningococcal group C conjugate vaccination in children in the United Kingdom. Journal of Infectious Diseases, 2002, 186: 1353–1357).
In un altro studio solo il 25% dei bambini vaccinati in età compresa tra 2 mesi e 6 anni aveva anticorpi protettivi dopo 6 anni dall’inoculazione (Perrett K P et al. Antibody persistence after serogroup C meningococcal conjugate immunization of United Kingdom primary-school children in 1999–2000 and responseto a booster: A phase 4 clinical trial. Clinical and Vaccine Immunology, 2010,50:1601–1610).
Per il vaccino antimeningite quadrivalente “Menveo” (valido per i gruppi A, C, W135 e Y), l’ immunogenicità verso il siero gruppo C è risultata essere del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini di 2-10 anni.
E anche il vaccino contro il meningococco B sembra essere poco efficace.
_ Per quanto riguarda gli effetti collaterali di questi vaccini si rimanda alla visione degli stessi bugiardini.
_ Come è la situazione in UMBRIA?
Si vorrebbe raccomandare il vaccino Men C anche in Umbria  ma i dati (vedi tabella sotto) parlano chiaro: l’umbria è tra le regioni in Italia con minor casi di meningite in assoluto. Pare proprio che da noi la meningite sia veramente un evento eccezionale.
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Fonte: http://www.vacciniinforma.it/2016/12/30/meningite-gravissima-disinformazione-e-procurato-allarme/4913
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Come capire e guarire i disturbi psicosomatici

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Cose che nessuno vi dice: 145.000 bambini morti a causa dei vaccini negli ultimi 20 anni. Notizia del 2013

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145.000 bambini morti a causa dei vaccini negli ultimi 20 anni

Il programma di vaccinazione infantile raccomandato è cambiato radicalmente nel corso degli anni, arrivando ormai a toccare la media  di 30 vaccini, tra cui molteplici combinazioni, prima dell’età di sei anni.
E in molti casi, i medici e gli infermieri somministrano una mezza dozzina o più di vaccini tutti in una volta nel corso di una sola visita per risparmiare tempo. Ma secondo i dati di  Vaccine Adverse Events del governo Reporting System (VAERS), 145.000 o più bambini sono morti nel corso degli ultimi 20 anni a causa di questo approccio di vaccino multilo, e alcuni genitori sono consapevoli di questo fatto sconvolgente .
In uno studio recentemente pubblicato sulla Human & Experimental Toxicology Journal, i ricercatori hanno valutato il numero complessivo di ricoveri e decessi associati a vaccini somministrati tra il 1990 e il 2010, e confrontato questi dati al numero di vaccini somministrati in una sola volta per i singoli bambini. Ospedalizzazioni e decessi dovuti a una dose di vaccino sono stati confrontati con i decessi avvenuti con somministrazioni da due a otto dosi di vacino insieme. I ricercatori hanno anche valutato l’ospedalizzazione complessivo e tassi di mortalità associati con le dosi di vaccino combinato: 5-8 dosi di vaccino combinato, e 1-8 dosi di vaccino combinato.
Dopo l’analisi, il team ha scoperto che più vaccini un bambino riceve in una sola volta, più è probabile che lui o lei possa subire una reazione grave o addirittura possa sopraggiungere la morte.
Secondo Heidi Stevenson di Gaia Salute, per ciascun vaccino supplementare che un bambino riceve, la sua probabilità di morte aumenta del 50 per cento – e con ogni dose di vaccino supplementare, le probabilità di dover essere ricoverato in ospedale per gravi complicanze si duplicano . I genitori dei bambini che hanno controindicazioni  dopo un solo vaccino tende a cessare ulteriori vaccinazioni, suggeriscono i dati.
Il numero totale dei ricoveri e decessi segnalati per un solo vaccino era superiore al numero riportato dopo due, tre, quattro o anche vaccini. Anche se il motivo preciso di questo è sconosciuto, si ritiene che i neonati per lo più rientrano in quella categoria di vaccino, e quelli che sono vittime di un singolo vaccino tende a non avere più i vaccini. Una volta che un bambino raggiunge cinque vaccinazioni, tuttavia, il tasso di ospedalizzazione e di morte sale drammaticamente.
“I nostri risultati mostrano una correlazione positiva tra il numero di dosi di vaccino somministrate e la percentuale di ricoveri ospedalieri e di decessi segnalazioni al VAERS,” hanno scritto gli autori nella loro conclusione. “Inoltre, i bambini più piccoli hanno una probabilita’ significativamente piu’ grande rispetto ai bambini più grandi di essere ricoverati in ospedale o di morire dopo aver ricevuto vaccini. Dal momento che i vaccini vengono somministrati a milioni di bambini ogni anno, si sa’ per certo che le autorità sanitarie possiedono dati scientifici provenienti da studi di tossicità sinergica su tutte le combinazioni di vaccini che i bambini sono suscettibili di ricevere. “ Fonte: siamolagente.altervista.org
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Ictus: conosciamolo meglio

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Ictus: i sintomi da non sottovalutare

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Come curare la cervicale

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Il dolore cervicale (o cervicalgia) si configura come un dolore localizzato in corrispondenza del collo, che spesso si irradia verso braccia e spalle.
 Può dipendere da colpi di freddo o posture sbagliate, ma anche da stress eccessivo. Scopriamo meglio come curare naturalmente i disturbi della cervicale.
>  Sintomi del dolore cervicale
>  Cause
>  Diagnosi
>  Cure per il dolore cervicale

Nervi e muscolatura del collo
Nervi e muscoli del collo

Sintomi del dolore cervicale

Il dolore cervicale causa problemi alla vista, formicolii e intorpidimento, rigidità del collo, tachicardia, vertigini, rigidità, specie al mattino. I sintomi possono avere variabile entità: si va dal semplice torcicollo ad un dolore che si può estendere fino alle braccia rendendo difficoltosi i movimenti, dal senso di nausea, di vertigine ai giramenti di testa, alla perdita di equilibrio o ronzii alle orecchie, ai problemi all’udito (nella zona cervicale passano le radici nervose).

Cause

Le cause della cervicalgia possono essere di diversa natura. Le più comuni sono;
  • Cattiva postura
  • Poca attività fisica e vita sedentaria
  • Colpi di freddo
  • Posizioni errate durante il sonno (cuscino non idonei)
  • Stress e tensioni emotive
  • Difetti occlusali delle arcate dentali
In molti casi però, il dolore della cervicale può dipendere da lesioni ai muscoli e alle articolazioni del collo, dovuti ad esempio a fattori traumatici o sforzi eccessivi.

Quando i dolori cervicali hanno origini psicosomatiche

Cause psicosomatiche della cervicale

Diagnosi 

La diagnosi rivela un alterato assetto meccanico della regione cervicale, spesso dovuto a colpi di freddo, movimenti bruschi, postura inadeguata, stress esagerato e prolungato. Rispetto agli eventi traumatici, sono più diffusi i casi di cervicalgia causata da tensioni muscolari che si apprezzano alla palpazione sotto forma di “noduli” o “corde”. Altre valutazioni diagnostiche possono avere come esito: la degenerazione dei dischi intervertebrali, l'alterazione dei corpi vertebrali adiacenti, la stenosi del canale vertebrale. La compressione nervosa può essere confermata da esarni di imaging mediante risonanza magnetica, o da una mielografia con tomografia computerizzata.

CURE PER IL DOLORE CERVICALE


Alimentazione in caso di dolore cervicale 

Il dolore cervicale è correlato spesso agli organi fegato e cistifellea. E’ necessario quindi un sostegno ad entrambi con verdure dal gusto amaro (cicoria, cime di rapa, radicchio, indivia belga) ripassate in padella con aglio e olio extravergine di oliva.
Andrebbero consumati più di frequente alimenti quali carciofi e ortica. Utile anche una tisana di cardo o di carciofo, ottenuta mettendo a bollire una foglia della pianta per 15/20 minuti, da prendere prima di colazione e cena.
A volte il dolore cervicale può essere conseguente a una stasi del sistema linfatico, soprattutto nelle persone predisposte a mal di gola e sinusiti. Per evitare la stasi del sistema linfatico, ma anche per supportare fegato e cistifellea, è necessario ridurre latte e derivati, grassi di origine animale contenuti in carne e insaccati, farine raffinate e cibi industrializzati.

Rimedi fitoterapici per il dolore cervicale

Le piante che agiscono come antinfiammatori del sistema osteoarticolari inibiscono la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti, senza danneggiare lo strato protettivo dell’apparato gastrointestinale.
Questi rimedi possono essere assunti in forma di tinture madri o estratti secchi; oppure, come ingredienti di pomate e unguenti da spalmare sulle articolazioni doloranti.
  • Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens): la radice si è dimostrata particolarmente attiva, soprattutto, nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa, cervicale, contusioni, sciatica, artrite, artrosi;
  • Boswellia: (Boswellia serrata) dal tronco e dai rametti si estrae una gommoresina, in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria e analgesica su diverse patologie del sistema osteo- articolare. Il suo utilizzo è consigliato nel trattamento di infiammazioni locali, disturbi degenerativi delle articolazioni, ridotte capacità motorie mattutine, dolori muscolari, reumatismi, artrosi, infiammazione dei tessuti molli come tendiniti, miositi e fibromialgia;
  • Spirea(Spirea ulmaria) i fiori e le sommità fiorite sono considerate, insieme alla corteccia del Salice (Salix alba), i “salicilati vege- tali”, e per questa ragione, sono impiegati per alleviare gli stati dolorosi causati da reumatismi articolari acuti e affezioni reumatiche in genere, artrosi, artrite reumatoide, mal di denti, mal di schiena e dolore cervicale;
  • Curcuma (Curcuma longa) la radice è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica, che nella medicina tradizionale cinese, per la capacità di contrastare i processi infiammatori all’inter- no dell’organismo, per questo motivo è consigliata nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi, cervicale.

Fiori di Bach

La zona cervicale della nostra colonna non si infiamma solo per fattori fisici che intervengono sul sistema osteoarticolare, ma anche per squilibri emotivi e atteggiamenti caratteriali che portano a eccessiva rigidità. 
A volte, tale disturbo si verifica in un periodo caratterizzato da troppi impegni da gestire, così lo stress che si accumula, si scarica completamente sulla zona cervicale, portando a dolori lancinanti e contratture. 
Per questi motivi, nella cura delle cervicalgia, i fiori di Bach possono rivelarsi un ottimo rimedio naturale. I più utili sono:


  • Rock Water: aiuta chi soffre di dolori articolari, contratture e rigidità fisica agli arti e al collo, per una concezione troppo controllata della vita, privata del lato giocoso. Indicato per chi s'impone (e impone ad altri) alti ideali di perfezione, regole fisse e inattaccabili. Chiuso in sé, è un pessimo interlocutore, non si mette in discussione; evita il confronto, pensando di avere sempre ragione, negandosi così la possibilità di crescere. Questo fiore dona flessibilità mentale, apertura, ed elasticità caratteriale. Aiuta ad aprirsi ai piaceri della vita, a sciogliere la rigidità morale, e, di conseguenza, anche quella fisica. 
  • Oak: è il rimedio per chi soffre di dolori cervicali, contratture di spalle e collo a causa di un eccessivo senso del dovere che non permette riposo. L'individuo non si sottrae mai agli impegni e lotta ogni giorno con tutta l’energia possibile, senza concedersi un attimo di tregua. Ha un senso del dovere talmente sviluppato, eccessivo, da non permettersi mai un cedimento, una malattia. Inflessibile con se stesso, auto-esigente, è un lavoratore accanito. Il rimedio aiuta a capire l’importanza di rilassarsi, di riposare; permette di prendersi le meritate pause, addolcendo il senso del dovere.

Medicina tradizionale cinese

Per sciogliere la contrazione dei muscoli in Medicina tradizionale cinese (MTC) si vanno a curare Vento freddo e stasi di Xue, in modo da disperdere Freddo e Umidità.
Punti importanti sono:
  • HOU XI (a livello dell’articolazione del mignolo), elimina le sindromi da Vento-Calore, rilassa muscoli e tendini;
  • JI QUAN (al centro della fossa ascellare), elimina il Calore nel Fegato;
  • JIAN LIAO (nella fossetta posteriore della spalla), espelle il Vento; 
  • NAO SHU (sotto il bordo inferiore della spina scapolare), elimina le sindromi da Vento e dissolve l’Umidità.

Aromaterapia per il dolore cervicale

Gli oli essenziali impiegati contro il dolore dovuto ad artrosi cervicale, sono quelli con una spiccata attività rubefacente, cioè determinano il richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle, scaldando la zona e alleggerendo l'infiammazione agli strati sottostanti, proprio grazie alla sottrazione ematica. Queste essenze vanno utilizzate in uso esterno diluendole 3 gocce in un cucchiaio di olio di arnica o aggiunte a una crema neutra per massaggi. 
  • Olio essenziale di abete biancoanalgesico e antinfiammatorio, svolge un'azione antinfiammatoria, aumenta la vasodilatazione e la circolazione sanguigna locale, alleviando i dolori dell’artrosi, dell'artrite, sciatalgia, dolore cervicale e dei reumatismi.
  •  Olio essenziale gineproviene usato con beneficio contro artrosi, artrite, gotta, dolori reumatici e altre infiammazioni del sistema osteoarticolare. Se massaggiato sulla parte dolorante, stimola la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico.
  • Olio essenziale di zenzero: ha effetto antidolorifico contro rigidità muscolari e stati dolorosi dovuti a traumi, strappi, stiramenti, mal di schiena, mal di testa e dolore cervicale.

Omeopatia 

Aceta racemosa e Ferrum phosphoricum 5 CH (5 granuli ogni 4 ore, alternando i due preparati), trattamento utile in caso di rigidità e dolore, da diradare in base al miglioramento; Dulcamara 9 CH (5 granuli ogni 2 ore), indicato in caso di cervicalgia da esposizione al freddo o permanenza in ambienti umidi; Bryonia 7 CH (5 granuli ogni 2 ore), specie se il dolore peggiora ad ogni movimento; Calcarea fluorica 9 CH (5 granuli, 1 volta al giorno), rimedio indicato per il trattamento dell’artrosi sintomatica.

Esercizi

Il collo è una vera opera d'arte della natura. In esso si concentrano vertebre, legamenti, muscoli, nervi e ghiandole (la tiroide) con funzioni e interattività sbalorditive. L’origine del dolore cervicale (o cervicalgia) può derivare dal semplice spasmo muscolare dopo raffreddamento, all’artrosi (calcificazioni intorno alle articolazioni- e corpi vertebrali ), all’anchilosi spondilartritica ( perdita dell’articolarità), dove i legamenti calcificano e rendono la colonna rigida. La cervicalgia semplice è una disfunzione che risponde pefettamente alle cure manipolative (cercate sempre professionisti seri, diffidate dei terapisti della riabilitazione improvvisati).  
Per prevenire la cervicalgia evitate di tenere posture sbagliate per un tempo prolungato; ad esempio, la posizione del mento appoggiata a una mano quando si sta davanti allo schermo). Ricordate sempre che i muscoli si adattano alla posizione assunta, per cui, se la postura è sbagliata, il muscolo si accorcia e, contraendosi, si ritrova alle prese con un ridotto apporto di sangue e di ossigeno.
Da ciò derivano dolore, sensazione di bruciore e rigidità, che possono sfociare in nausea, capogiri, formicolii alla mano (specie se si usa molto il mouse; in quel caso si parla di mouse arm syndrome, ovvero “cervico-brachialgia da uso del puntatore”). È utile sciogliere le tensioni profonde attraverso massaggi o leggere trazioni. Ovviamente, se la postura errata è un'abitudine, poco potranno le tecniche di palpazione. 
Vi proponiamo un piccolo esercizio per sciogliere le tensioni a livello cervicale: in piedi, inclinate il capo a destra e poi a sinistra, molto lentamente. Sentite i muscoli allungarsi a ogni espirazione, mentre raccogliete l'energia quando inspirate. Poi alzate un braccio, e abbassate l'altro; spingete entrambi indietro e invertite.
Imparare a rilassarsi è un lavoro indispensabile per chi soffre di questo disturbo; un imperativo che sul lungo periodo porta innumerevoli benefici. Per questo può essere utile seguire lezioni di Chi kung (Qi gong) tenute da maestri esperti che sappiano guidare l’immaginazione volta a veicolare il respiro e l’attenzione tra le diverse parti del corpo. 
Ecco intanto semplici esercizi di ginnastica isometrica che potete svolgere ovunque:

  1. Con le mani dietro la nuca forzare in avanti ed in basso la testa, focalizzando l’attenzione sulla sensazione di tensione a livello dei muscoli posteriori del collo.
  2. Con una mano sulla testa esercitare una trazione laterale verso destra e ripetere poi a sinistra, sempre mantenendo ben ferme le spalle.
  3. Volgere molto lentamente il viso verso l'alto fino da avere la testa rovesciata all'indietro. Scritto da Elisa Cappelli,  fonte dell'articolo http://www.cure-naturali.it/
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Come curare il raffreddore: 10 rimedi veramente efficaci

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Avete il raffreddore? Vi piacerebbe conoscere i rimedi naturali per alleviare i fastidi? "Il raffreddore passa da solo in sette giorni e in una settimana con le medicine", recita un vecchio detto.
Insomma, il comune raffreddore non è nulla di grave, ma esistono alcuni rimedi naturali che possono aiutarvi a sopportare meglio starnuti e naso chiuso. E magari vi aiuteranno a guarire prima del solito.
Ecco 10 rimedi naturali per il raffreddore.

1) Tisana allo zenzero

La tisana allo zenzero aiuta ad alleviare la congestione nasale, riduce l'infiammazione delle mucose e aiuta a liberare le cavità nasali. Non solo bere la tisana ma anche respirare i vapori che sprigiona può essere utile. Vi serviranno 1 litro d'acqua da portare ad ebollizione, 6 cucchiai di zenzero fresco grattugiato, 1 pizzico di cannella, qualche goccia di succo di limone. 

2) Suffumigi agli oli essenziali

suffumigi sono un rimedio della nonna molto popolare, consigliato in caso di raffreddore e naso chiuso. Gli oli essenziali più consigliati sono Tea Tree Oil e olio essenziale di eucalipto. Vi serviranno 5-10 gocce di olio essenziale di Tea Tree o di eucalipto (o un mix di questi due ingredienti) per una pentola di acqua bollente. Non dimenticate l'asciugamano da posizionare sulla testa mentre respirate i vapori. 

3) Aglio e limone

Un rimedio per il raffreddore tramandato di generazione in generazione richiede di utilizzare quattro semplici ingredienti: uno spicchio d'aglio, il succo di un limone, dell'acqua calda e un cucchiaino di miele. Mescolate il succo del limone che avrete spremuto con lo spicchio d'aglio tritato, il miele e un pochino di acqua calda. Da bere 2 o 3 volte al giorno per tutta la durata dei sintomi. 

4) Sciroppo alle cipolle

Questo rimedio viene considerato adatto per il raffreddore accompagnato da tosse. Sfrutta le proprietà antibatteriche e antinfiammatorie della cipolla e la capacità del miele di calmare la tosse. Può aiutare a disciogliere ed eliminare il muco. Potrete anche sostituire il miele con lo zucchero di canna integrale. 

5) Balsamo per il petto

Un rimedio naturale che prevede di applicare un composto balsamico sul petto per alleviare i sintomi del raffreddore. Vi serviranno mezza tazza (cup) di olio di cocco (corrispondente a 120 ml), 15 gocce di olio essenziale di eucalipto e un contenitore a chiusura ermetica. In alternativa all'olio di cocco (che con le basse temperature si solidifica) potrete usare il burro di karitè. Dovrete sciogliere a bagnomaria l'olio di cocco o il burro di karitè per poterlo mescolare all'olio essenziale. 

6) Borsa dell'acqua calda

Le nonne consigliano spesso di usare la borsa dell'acqua calda quando si ha il raffreddore. Ricordate di avvolgere la borsa dell'acqua calda con un telo morbido, ad esempio in flanella. Potrete sdraiarvi con la borsa dell'acqua calda posizionata dietro la schiena, oppure appoggiarla sul petto, come suggerisce Everyday Roots.

7) Sali da bagno per il raffreddore

Se volete provare a preparare dei sali da bagno particolarmente adatti in caso di raffreddore vi serviranno: sali di Epsom (conosciuti anche come sali inglesi) nella quantità di una tazza (che corrisponde a 240 ml), 3 gocce di olio essenziale di eucalipto, 3 gocce di olio essenziale di lavanda, 3 gocce di olio essenziale di menta. Questo rimedio sfrutta l'aromaterapia e le proprietà degli oli essenziali per aiutarvi a respirare meglio. Qui tutte le istruzioni.

8) Gargarismi alla salvia

Se il vostro raffreddore è accompagnato da fastidi alla gola, provate con i gargarismi. Vi serviranno: 1 tazza (240 ml) di aceto di mele 4 cucchiai di salvia essiccata o 8 cucchiai di salvia fresca, 1 cucchiaino di sale, 1 tazza (240 ml) d'acqua e 1 barattolo con coperchio almeno da 500 ml. Dovrete portare ad ebollizione l'acqua e preparare un infuso con la salvia. Scolate l'infuso separando il liquido dalla salvia. Lasciate raffreddare e mescolate l'infuso di salvia all'aceto di mele. Conservate in un barattolo ben chiuso in frigorifero fino a una settimana. Fate i gargarismi 2 o 3 volte al giorno

9) Sciroppo allo zenzero per il raffreddore

Bollite a fuoco lento, per circa 30 minuti, in una tazza di acqua, due cucchiaini di zenzero fresco che avrete sminuzzato. Aggiungete 120 grammi di zucchero o miele e cuocete fino a quando il composto si addensa e acquista la consistenza tipica dello sciroppo. 

10) Rimedio naturale al limone

Preparate un infuso a base di succo di limone, acqua tiepida, due cucchiaini di zenzero e un cucchiaio di miele: è considerato un vero e proprio toccasana che vi aiuterà a decongestionare le mucose del naso e della gola, permettendovi di tornare a respirare facilmente. Fonte https://www.greenme.it/
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Come combattere l'artrosi

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Come Combattere la Depressione senza Farmaci

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Il disturbo noto come depressione può spaziare dalla malinconia auto-costrittiva alla vera e propria malattia invalidante. Spesso, per combattere la depressione vengono prescritti farmaci che, nel caso di sintomi di una certa entità, possono essere l'unica opzione per migliorare la qualità della vita. Se tuttavia si preferisce non fare ricorso alle medicine, ci sono diverse strategie tanto semplici quanto efficaci da mettere in atto, specie in caso di malinconia passeggera o di depressione legata a particolari circostanze. I seguenti passaggi possono essere altresì utili se combinati ai trattamenti in caso di depressioni più severe.

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Cambiare gli Schemi Mentali

  1. Immagine titolata Fight Depression Without Drugs Step 1
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    Affronta i problemi gestibili. Non tutti i problemi hanno una soluzione immediata; la depressione può essere esacerbata da questioni che sono fuori dal proprio controllo, come problemi di salute, questioni finanziarie e la morte di una persona cara. Per superare le prove più dure della vita, devi allenarti a gestire cose che sai di poter cambiare. Quali sono gli ostacoli minori nella tua vita che ti rendono le giornate negative? Inizia con il superare quelli e pian piano guadagnerai la forza per passare a problemi più grandi.
    • Fissa obiettivi mirati alla soluzione. Pensa a modi concreti con i quali migliorare la tua situazione. Casa tua è in pieno caos? Ecco qualcosa che puoi affrontare. Stabilisci un piano articolato di pulizie, stanza per stanza, e concediti di sentirti soddisfatto man mano che termini un lavoro.
    • Tieni traccia dei tuoi progressi in un diario. A volte il semplice gesto di mettere per iscritto uno scopo fornisce la motivazione per andare avanti e cambiare.
  2. Immagine titolata Fight Depression Without Drugs Step 2
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    Esprimi te stesso. La depressione tende a far sì che le persone si isolino dalla vita, evitando di comunicare con gli altri, ma tenersi dentro le emozioni fa solo peggiorare le cose. I tuoi sentimenti sono importanti perché sono parte di te, quindi trova un modo per esprimerli.
    • Non trascorrere troppo tempo da solo. Fai conversazione quotidianamente con amici, qualche familiare o dei compagni di scuola. Non è necessario parlare di depressione: sii solo te stesso e parla in modo spontaneo.
    • La scrittura, il ballo, le arti visive, la musica e le forme d'arte in genere possono essere davvero terapeutiche per aiutarti a esprimerti.
    • Non temere di mostrare tristezza, paura, rabbia, ansia e altre emozioni che accompagnano la depressione. Questi sentimenti fanno parte della vita tanto quanto la felicità e la soddisfazione. Mescolare le tue emozioni alla vergogna ti farà solo stare peggio.
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    Nutri il tuo lato spirituale. Molte persone in stato depressivo riescono a trovare la pace nella spiritualità.
    • Cerca di meditare. La meditazione si basa sullo sviluppo di schemi mentali che portano all'auto-consapevolezza e alla pace. Trova un gruppo di meditazione vicino a casa tua o fai pratica da solo.
    • Se sei religioso, prova a frequentare il tuo luogo di culto più spesso, fatti coinvolgere in gruppi d'incontro al di fuori delle funzioni. Passare del tempo con persone affini ti farà sentire parte integrante di una comunità.
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    Sii indulgente verso te stesso. La depressione può portare a sentimenti estremamente negativi verso le proprie capacità e la propria personalità. Concentrati su ciò che ti piace di te stesso e sulle cose positive che hai da offrire al mondo invece di indugiare su quello che va storto.
    • Non darti la colpa per essere depresso. Prima o poi, nel corso della vita, la depressione colpisce quasi tutti. Non sei né debole né codardo: soffri di un disturbo che può essere debilitante ma stai facendo dei passi in avanti per superarlo. Questo è coraggio.

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Cambia gli Schemi d'Azione

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    Trascorri più tempo all'aria aperta. Respirare aria fresca, riconnettersi alla natura e crogiolarsi al sole per riequilibrare i livelli di vitamina D può fare molto per aiutarti a risollevare l'umore. Passa del tempo fuori ogni giorno. Quando ti è possibile, lascia la città, fai passeggiate nei boschi, guida fino al lago o allo stagno più vicino.
    • Se è troppo freddo per stare fuori a lungo, apri le tende e lascia entrare la luce naturale in casa.
    • Durante i bui mesi invernali, la terapia fotocromatica può fungere da sostituta dei raggi solari. I prodotti per questa metodica sono disponibili online e in molte farmacie.
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    Tieniti occupato. Attenersi a una routine quotidiana è importante per sfuggire alla malinconia. Se non hai un lavoro o delle lezioni da frequentare, vai in un vicino bar con un libro o con il portatile. Non saltare un giorno solo perché ti senti un po' triste.
    • Fai una lista di compiti da svolgere ogni settimana e depennali man mano che li porti a termine.
    • Assumiti delle responsabilità. Evitare le incombenze quando sei depresso può portare a sentimenti di inadeguatezza e inettitudine. Offriti di accompagnare un parente anziano a far la spesa ogni settimana e fai di tutto per non venire meno alla parola data.
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    Fai sport ogni giorno. Tenere il corpo in movimento rilassa la mente - è appurato che l'esercizio fisico diminuisca l'ansia e la depressione. Trova un tipo di allenamento che ti piaccia, come passeggiare, fare yoga, nuoto o andare in bicicletta e praticalo ogni giorno.
    • Non pensare che stai facendo sport per dimagrire. Concentrati sulle sensazioni positive che ti trasmette il corpo quando lo mantieni attivo, senti il cuore battere e il respiro accelerare.
    • Fai esercizio con qualcuno per divertirti ancora di più. Stabilisci degli appuntamenti settimanali per allenarti con un amico o un parente.

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Esercitati nella Cura di Te Stesso

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    Mangia cibi con proprietà antidepressive. Oltre a seguire un'alimentazione bilanciata, aumenta il consumo di antidepressivi naturali. Salmone, sardine e noci sono tutti ricchissimi di Omega 3, ma non dimenticare anche altri grassi benefici come quelli contenuti in avocado e olio di cocco.
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    Prova gli integratori. Sul mercato sono disponibili moltissimi integratori che fungono da antidepressivi naturali. Prima di assumerli, però, parlane con il medico, in quanto alcuni potrebbero interagire con eventuali farmaci prescritti.
    • L'Iperico (erba di San Giovanni) è un integratore rinomato per il trattamento della depressione e dell'ansia.
    • Il 5-Idrossitriptofano (5-HTP) è un derivato di una pianta africana con effetti stabilizzanti sull'umore.
    • L'S-Adenosil Metionina (SAM o SAM-e) sostituisce i composti prodotti naturalmente dai mammiferi per stabilizzare l'umore.
    • Il tè verde contiene L-Teanina, un antidepressivo naturale. Può essere assunto in forma di capsule o bevuto come un te.
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    Dai un taglio ad alcol e droghe. L'alcol e le droghe potrebbero alleviare momentaneamente i sintomi della depressione, ma quasi sempre rendono la situazione peggiore a lungo termine. Per avere il controllo totale delle tue emozioni è meglio rinunciare del tutto a queste sostanze.
    • L'alcol in realtà è un depressivo e, talvolta, può causare sentimenti negativi che peggiorano anche mentre lo si consuma per puro piacere.
    • Se combatti contro la dipendenza da alcol o droghe, è importante che tu riceva subito un supporto adatto. Non riuscirai a superare la depressione senza un aiuto esterno. Contatta un gruppo AA o NA vicino casa tua per avere informazioni.
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    Vai in terapia. Quando non ti senti più capace di combattere la depressione da solo, sappi che è giunto il momento di chiedere un supporto esterno. I terapisti sono specializzati nell'aiutare le persone a creare nuovi schemi mentali e comportamentali per alleviare la depressione ed evitare che si ripresenti. Il tuo terapista svilupperà un programma su misura per le tue necessità.
    • Ci sono prove concrete che la terapia del linguaggio, specialmente quella cognitiva che si concentra sul cambiare gli schemi mentali negativi, è un trattamento efficace per la depressione, sia da sola che combinata con l'uso di farmaci.
    • Un consiglio pastorale e i gruppi dei 12 passi possono fornire supporto, aiutandoti con le circostanze che accompagnano, causano o sono causate dalla depressione.

Consigli

  • Per la diagnosi iniziale consulta il tuo medico di fiducia. La depressione può essere causata o peggiorata da altre malattie che il medico può escludere o trattare. Fonte: http://it.wikihow.com/
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